di Nathan Greppi
Dibattiti, spuntini, preghiere, balli in discoteca: queste e molte altre sono le attività svoltesi durante il XXIV Congresso dell’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia), che ha avuto luogo a Roma tra venerdì 19 e domenica 21 ottobre.
Venerdì: apertura dei lavori e cena di Shabbat
La prima riunione, tenutasi nell’Asilo Israelitico di Roma, ha visto riunirsi decine di ragazzi venuti da tante città diverse: Roma, Torino, Firenze, Milano, Verona e persino da Catania. Come in anni precedenti, anche stavolta le comunità maggiori di Milano e Roma hanno avuto una rappresentanza inferiore alla media nazionale, in quanto questi eventi permettono soprattutto ai giovani provenienti dalle piccole comunità di conoscere altri ebrei.
I membri del consiglio uscente hanno tenuto discorsi per fare un bilancio del lavoro svolto nei dieci mesi trascorsi dal precedente Congresso UGEI di Torino (compreso il presidente Carlotta Jarach, già collaboratrice di Bet Magazine – Mosaico). Sono state proposte tante mozioni e modifiche dello statuto UGEI. Subito dopo è iniziata la cena di Shabbat, durante la quale si sono uniti anche alcuni giovani ebrei venuti dalla Svizzera.
Sabato: tefilà, dibattiti e festa in discoteca
La mattina dopo, molti giovani si sono recati al Tempio dei Giovani, sull’Isola Tiberina, per pregare e seguire la lezione di Rav Riccardo Di Segni. I ragazzi sono poi tornati all’Asilo Israelitico per pranzare, e in tale occasione si è unita anche il Presidente UCEI Noemi Di Segni.
Dopo pranzo sono stati ripresi i lavori congressuali: ci sono stati numerosi dibattiti su temi complessi, che hanno visto più volte il pubblico dividersi in fazioni opposte, che però hanno affrontato i problemi anziché negarne l’esistenza. La sera, dopo la fine di Shabbat, i giovani si sono recati in discoteca a ballare.
Domenica: dibattiti ed elezioni del nuovo consiglio
Alle 10 di mattina sono ricominciati i dibattiti, introdotti dai saluti di Rav Di Segni, del presidente della Comunità di Roma Ruth Dureghello e dell’assessore alle politiche giovanili Giordana Moscati, sono ricominciati i dibattiti a cui sono seguite le approvazioni di diverse mozioni che il Consiglio 2019 dovrà mettere in pratica: tra queste, una prevede di migliorare i rapporti con la Comunità di Milano attraverso la creazione di uno spazio comune per le attività giovanili in Via Eupili. Altre mozioni riguardano scambi culturali con le realtà giovanili degli ebrei italiani in Israele, una formazione per contrastare la propaganda del BDS, e la stesura di un libro sui 25 anni dell’UGEI la cui pubblicazione cadrà a metà 2020.
E infine, sono stati eletti i nuovi consiglieri che entreranno in carica il 1 gennaio 2019: Keren Perugia, David Fiorentini, Ruben Forti, Ruben Spizzichino, Yosi Tesciuba, Clemy Raccah, Joel Terracina, Manuel Amati e Graziano Di Pepi.
“Sono molto orgogliosa di quanto fatto dal Consiglio di quest’anno, che comunque continuerà il proprio operato fino al 31 dicembre,” ha dichiarato Carlotta Jarach, “e sono altrettanto orgogliosa di aver avuto una così alta partecipazione al Congresso di ottobre, con ben 9 consiglieri eletti per il 2019. Sono stati davvero tanti i successi di quest’anno, se parliamo delle opportunità proposte, di eventi culturali, aggregativi ma anche e soprattutto dei progetti per la crescita professionale degli ugeini. E a tutti questi progetti ed eventi c’è stata una partecipazione che è addirittura tripla rispetto a quella dell’anno scorso.“
“Per quanto riguarda la Comunità di Milano, è stata protagonista indiscussa di una parte delle discussioni del Congresso, anche perché la sottoscritta, oltreché la presidenza, ricopriva il ruolo di responsabile della Comunità di Milano. Non sono stati pochi i problemi in questi mesi con la comunità, a partire dai tentativi di boicottaggio più o meno riusciti, ad alcuni screzi che però si spera che il prossimo consiglio possa dissipare. Ho portato, in qualità di consigliere uscente, un progetto per la comunità milanese, che spero posa incontrare il favore del consiglio della CEM, e che se sarà possibile concretizzare, spero possa essere il punto di partenza non solo per il futuro roseo dell’Unione giovani ebrei, ma anche un punto di riferimento per la realtà giovanile ebraica milanese da qui in avanti.”