di Redazione
Domenica 2 dicembre alle ore 11.30, durante il festival Jewish in the City si parlerà in un convegno del tema “la luce dell’educazione tra resistenza e ricostruzione “, con lo psicoanalista Massimo Recalcati (nella foto) e rav Roberto Della Rocca, moderati dalla regista Andrée Ruth Shammah. Il convegno sarà dedicato alla memoria del grande Maestro dell’ ebraismo italiano rav Giuseppe Laras zz.l., scomparso lo scorso novembre 2017.
Il punto di partenza sarà sempre quello della luce e della coincidenza di questo festival con la festa di Chanuccah che, diversamente da altre, non trova alcuna legittimità testuale. Non esiste alcun libro biblico né alcun trattato talmudico su Chanuccah, che risulta così una festa della Luce con un blackout di scrittura. Ed è, dunque, la festa dell’oralità per eccellenza. La parola “Chanuccah” חנוכה ha vari significati da quello di “inaugurazione”, in ricordo dell’inaugurazione del Santuario voluta dai Maccabei, a quello di “consacrazione” e dedicazione di un oggetto alla sua primitiva funzione: quindi nel caso specifico, si riferisce alla riconsacrazione del Bet Ha Miqdash già profanato dai Greci, al fine di restituirlo alla sua originaria funzione.
Ma la radice “Chanuccah”, da cui derivano “Chanuccah” e “chinùch” חנוך significa anche “educare”. La resistenza ebraica si è palesata quando il nemico greco ha tentato di distruggere le fondamenta culturali e religiose del popolo ebraico. Contro un nemico militarmente più forte, i Maestri hanno risposto con ferma determinazione nell’affermare la propria cultura e il diritto alla diversità. Di fronte al pericolo della perdita di identità, gli ebrei fondano la propria resistenza rafforzando proprio i fondamenti dell’educazione ebraica.
La radice “chinùch” va ben oltre l’insegnamento. Chinùch è educazione nel senso di “iniziazione”. Chinùch è inaugurare. Nelle parole di Rashì, Chinùch è iniziare una persona all’uso degli strumenti che gli serviranno in futuro. Una casa si inaugura solo dopo averla costruita e arredata; la si inaugura quando si è pronti a riempirla di contenuti. In questa stessa direzione il Chinùch come iniziazione è un’istruzione strettamente legata alla pratica e ai contenuti che la accompagnano.
Le luci, il cui impiego a fini di illuminazione è vietato, e che hanno altresì un fine in sé, ossia quello di essere accese e di essere viste, vanno disposte sullo sfondo del buio, vicino alla finestra, in modo che tutti i passanti possano vederle anche dall’esterno. La scelta di pubblicizzare così il miracolo ha lo scopo di richiamare alla mente la fiammella accesa, piccola ma intrepida, di fronte al buio e all’oscurità della coscienza e delle prevaricazioni.
Massimo Recalcati
Massimo Recalcati è uno degli psicoanalisti più noti in Italia. Insegna all’Università di Pavia e di Verona. E’ fondatore di Jonas Onlus: centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi e Direttore Scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA. Membro fondatore e membro analista ALIpsi Svolge attività supervisore clinico presso diverse istituzioni sanitarie. Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ricordiamo: Clinica del vuoto: anoressie, dipendenze e psicosi (Franco Angeli, 2002), Elogio dell’inconscio (Bruno Mondadori 2008), L’uomo senza inconscio. Nuove forme della clinica psicoanalitica (Raffaello Cortina 2010), Cosa Resta del Padre. La paternità nell’epoca ipermoderna (Raffaello Cortina, Milano 2011) Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione (Raffaello Cortina, Milano 2012), Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (Feltrinelli Editori, Milano 2013), L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento. (Einaudi,Torino 2014), Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno (Feltrinelli, Milano 2015) Jacques Lacan. La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto. (Raffaello Cortina, Milano 2016),Contro il sacrificio. A di là del fantasma sacrificale.(Raffaello Cortina, Milano 2017), A libro aperto. Una vita è i suoi libri.( Feltrinelli, Milano 2018). Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi. Dal 2015 per Mimesis la collana Studi di Psicoanalisi.
Collabora con diverse riviste specializzate italiane e internazionali e con le pagine culturali de La Repubblica.