di Ilaria Ester Ramazzotti
Migliaia di persone hanno partecipato alle manifestazioni conto l’antisemitismo organizzate ieri 19 febbraio a Parigi e in altre città della Francia, promosse da quattordici partiti politici. Obiettivo, dire no all’antisemitismo e contrastare le dichiarazioni e gli atti antisemiti succedutisi in Francia, che nel 2018 hanno mostrato un aumento del 74% rispetto all’anno precedente.
L’ultimo caso di antisemitismo, di poco successivo all’aggressione verbale contro filosofo ebreo Alain Finkielkraut dello scorso 16 febbraio, ha avuto luogo nella stessa giornata di ieri, quando un centinaio di tombe del cimitero ebraico di Quatzenheim, a dieci chilometri da Strasburgo in Alsazia, sono state profanate con scritte e svastiche. “L’antisemitismo è la negazione di ciò che è la Francia – ha twittato a proposito il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron -. Sono sulla strada per [andare] al cimitero dissacrato di Quatzenheim e, stasera, al Memoriale della Shoah per ricordare cosa è successo, cosa ha causato il punto di rottura nella nostra storia e per dire cosa sia veramente la Repubblica [di Francia]: un blocco davanti a tutto questo. Chiunque abbia fatto questa [profanazione al cimitero] non è degno della repubblica francese e sarà punito”.
“Chiedo ai leader di Francia e d’Europa di prendere una posizione ferma contro l’antisemitismo – ha dichiarato ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “È una piaga che mette in pericolo tutti, non solo noi, e deve essere condannato ovunque e ogni volta che alza la testa”. Il rabbino capo di Strasburgo Harold Abraham Weill ha affermato che la comunità è “indignata e spaventata” dall’accaduto e ha chiesto un aumento della sicurezza per le istituzioni della comunità.
Alla manifestazione di ieri sera in Place de la République della capitale si sono radunate circa ventimila persone. Uno fra i partecipanti ha detto al Jerusalm Post: “Io non sono ebreo e non penso che questo sia un ‘problema ebraico’. È un problema di tutti noi, di tutti i francesi”. Nel corteo erano presenti anche la sindaca della città Anne Hidalgo e gli ex presidenti della Repubblica François Hollande e Nicolas Sarkozy, il premier francese Edouard Philippe e almeno ventotto membri del governo fra ministri e sottosegretari, insieme ai numerosi cittadini intervenuti. ll Rassemblement national di Marine Le Pen ha fatto invece sapere che organizzerà per suo conto un “omaggio alle vittime degli atti antisemiti”.
Nel corso dell’evento, in Place de la République, sono stati letti testi di diversi autori tra cui Primo Levi e Georges Moustaki e per tre volte è stata intonata la Marsigliese. Un pallone con i colori dell’Unione degli studenti ebrei in Francia si è alzato sopra la folla. Da Israele, è giunto l’appello dal ministro per l’immigrazione Yoav Gallant agli ebrei di Francia: “Rientrate a casa, immigrate in Israele”. Gérard Larcher, presidente del Senato francese, ha detto agli ebrei di Francia che sono a casa loro e che il Paese ha bisogno di loro come di tutte le altre componenti della società.
Reazioni dall’Italia
Sdegno per i fatti antisemiti avvenuti e solidarietà agli ebrei francesi sono stati espressi anche dal presidente del consiglio Giuseppe Conte su twitter: “In questa Europa, e in quella che stiamo costruendo per le generazioni future, non può esserci spazio per l’antisemitismo. Combatterlo ovunque e in tutte le sue forme è nostro dovere. Alla Francia e alla comunità ebraica francese tutta la solidarietà del governo italiano”.