di Paolo Castellano
Con il passare degli anni si è consolidata la nomea di Israele come “Start-up nation”. Riconoscimento internazionale che ha trovato conferma nel recente accordo tra lo Stato ebraico e la Banca Mondiale per supportare un progetto di cyber-security per i paesi in via di sviluppo.
Come riporta Nocamels, L’annuncio è arrivato il 17 giugno dal Ministero dell’Economia e dell’Industria di Israele che ha dichiarato di aver firmato un accordo con la Banca Mondiale per dar avvio a una partnership dedicata alla sicurezza digitale. Il ministero e l’Israel National Cyber Directorate (INCD) contribuiranno al progetto con un milione di dollari.
La partnership sullo sviluppo digitale connette il settore pubblico e privato per supportare la crescita delle nazioni meno sviluppate a livello tecnologico.
Con il contributo di Israele la Digital Development Partnershipformerà diversi paesi dell’Africa, America Latina, Est-Europa per consentire loro di affrontare le sfide del cyber-spazio. Questo l’obiettivo del Ministero israeliano.
Lo Stato ebraico selezionerà una squadra di esperti in sicurezza digitale che collaboreranno con un team internazionale composto da professionisti provenienti da Giappone, Regno Unito, Finlandia, Danimarca e Norvegia. Gli ingegneri potranno così condividere esperienze e conoscenze sulla cyber-security.
Yigal Unna, direttore generale del INCD, ha dichiarato che c’è stata “una grande richiesta dall’Africa e dai paesi asiatici” perché la competenza israeliana nel campo della sicurezza digitale è conosciuta in tutto il mondo. «L’accordo rafforzerà la posizione di Israele di fronte all’azione globale nel campo delle cyber-competenze», Unna ha detto.
Ohad Cohen, commissario al Commercio per il Ministero dell’Economia e Industria israeliano, ha dichiarato che “l’obiettivo finale” del coinvolgimento di Israele nel programma è di “integrare la protezione digitale in ogni iniziativa di sviluppo che stia utilizzando uno spazio digitale come piattaforma per colmare il gap di sviluppo rispetto alle altre nazioni mondiali”.
Cohen ritiene che “la cyber-security sia una componente centrale ed essenziale” per la stabilità economica dei paesi.
Israele è considerato un paese leader nel capo della sicurezza digitale con più di 400 start-up e aziende di cyber-security attive.