di Paolo Castellano
Coral Detection System, una start-up israeliana di Haifa ha realizzato un dispositivo per evitare gli annegamenti nelle piscine. Il macchinario si chiama Coral Manta ed è stato sviluppato da Eyal Golan, esperto di sicurezza, e Tamar Avraham, specializzata in intelligenza artificiale. Il progetto dei due israeliani ha l’obiettivo di ridurre gli episodi di annegamento che si intensificano soprattutto con l’avvento delle temperature più calde. Secondo il sito Vos Is Neias?, nel 2018 c’è stato un incremento delle tragedie in acqua che hanno coinvolto sia adulti che bambini.
Come si nota dalle immagini diffuse dalla start-up che ha realizzato Coral Manta, il sistema di sorveglianza è alimentato da alcuni pannelli solari impiantati sulla parte superiore della macchina. Inoltre è presente una videocamera subacquea integrata, attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che analizza il fondo della piscina attraverso un programma di intelligenza artificiale. Coral Manta è in grado di riconoscere l’annegato e di segnalare lo stato di pericolo nel giro di 30 secondi attraverso un forte suono intermittente e un messaggio spedito sull’applicazione smartphone collegata.
«Quando abbiamo iniziato a sviluppare Coral Manta, seguivamo tre principi fondamentali. Doveva essere accessibile, doveva essere molto affidabile e preciso nel registrare eventi reali, e doveva essere un sistema plug-and-play. Per installarlo bisogna semplicemente montare due viti in un angolo della piscina. Il sistema è stabile e sicuro», ha dichiarato Eyal Golan al Jerusalem Post.
Gli ideatori hanno però voluto precisare che qualsiasi sistema di sicurezza possiede delle falle e non può garantire un controllo al 100%. Tuttavia la tecnologia dà un utile aiuto all’uomo nei momenti di distrazione.
Coral Manta sfrutta la tecnologia deep learning utilizzata anche dagli ingegneri che sviluppano le auto con guida autonoma. Il sistema di sicurezza costa 2mila dollari e può essere acquistato sul sito della start-up israeliana.
Come riporta il Jerusalem Post, lo scorso maggio Bode Miller, campione americano dello sci alpino, ha deciso di investire nella società israeliana. Miller ha scelto di supportare la start-up dopo una tragedia personale: la figlia di 19 mesi, Emeline, è annegata in una piscina privata nel giugno del 2018.