Inarrestabile il disprezzo di Chef Rubio verso Israele. Ogni appiglio per lui è buono, da Mentana a Mahmood

Italia

di Michael Soncin
Per Chef Rubio ogni occasione diventa un pretesto per scagliarsi contro Israele, basti controllare il suo profilo Instagram che pullula di ogni sorta di vademecum antisionista.

In questi giorni abbiamo assistito all’ennesima rissa sui social del cuoco romano che stavolta si è scontrato con il giornalista Enrico Mentana e il vignettista Marco Dambrosio conosciuto al grande pubblico con il nome di Makkox.

Come riporta l’Huffington Post la scintilla sarebbe partita quando il fumettista Michele Rech, noto con lo pseudonimo di Zerocalcare ha parlato del popolo curdo, durante la trasmissione Propaganda Live andata in onda venerdì sera su La7.

All’istante, parte dal cuoco un tweet in cui, scrivendo in romanesco, si domanda se “questi che fanno gli amici dei Curdi” hanno mai fatto delle vignette sulla Palestina.“Me so chiesto, famme anna’ a vede se hanno mai fatto vignette sulla Palestina visto che fanno l’amici dei Curdi? Magari me le so perse. No, me che non l’hanno mai fatte ahhahhaha” afferma. Presumibilmente dopo aver controllato.

Lo chef viene poi bloccato su Twitter da Makkox. Successivamente Mentana scrive sul social a Rubio, definendolo “lo Chef del paese”, per rispondere al commento in cui Rubio attribuisce al giornalista l’appellativo di “il peggiore sionista”.

Poi i commenti su Twitter proseguono, in una maglia di persone che si allarga, al ridondante frastuono di parole; il tutto termina quando la comunità dei giovani palestinesi d’Italia chiede a Mentana un incontro, che lui accetta, affermando: “Con molto piacere, come pure un confronto con i giovani delle comunità ebraiche, io sono fedele allo spirito di Oslo”.

Il rigurgito antisionista di Chef Rubio, si riversa in polemica contro il cantante Mahmood quando, complimentandosi con il nuovo brano di Massimo Pericolo, il cuoco laziale lo critica però, senza tanti filtri, per “aver collaborato a un progetto con Mahmood”. “Sarà na bomba bro, peccato solo per quell’altro filo israeliano che non merita la tua classe ma amen, la musica deve essere libera”, così commenta Rubio.

Da Tpi s’apprende che anche il rapper Gemitaiz interviene direttamente contro l’ex rugbista Gabriele Rubini, che si fa chiamare da tutti Chef Rubio (forse perché non sopporta il suo nome e cognome, entrambi di origine ebraica). “Zio sei veramente uno stupido e un ignorante, questa cultura non ti riguarda. Sempre nei backstage dei concerti a mangiare la frutta. Non mi sei mai piaciuto e adesso ho la conferma che facevo bene. Vai a accende i fornelli, va”, attacca Gemitaiz.

Ed in tema di antisionismo è bene ricordare che, se è legittimo criticare l’operato di uno Governo, mettere in discussione e criticare il diritto ad esistere di uno Stato è ben altra cosa. Anzi, al contrario, si avvicina alle tipiche dinamiche e forma mentis dei sistemi totalitari e Hannah Arendt lo spiega bene nel libro Le origini del totalitarismo.

Poco tempo fa Gabriele Rubini ha incitato a uccidere i sovranisti e gli israeliani: “Eliminate fisicamente i sovranisti”, scrisse dal suo profilo personale. Un continuo, inarrestabile attacco contro Israele, su cui l’UCEI e la sua presidente Noemi di Segni è intervenuta.