È passato un anno dal primo lockdown e dall’inizio della crisi sanitaria, che ha colpito la nostra salute, le nostre abitudini, il modo di stare con gli altri e di vivere insieme. Anche le celebrazioni, come quelle della Giornata dei Giusti dell’umanità, sono cambiate radicalmente. I Giardini non possono più ospitare studenti e cittadini come in passato, lo spazio reale si è trasferito nel virtuale, ma nonostante questo la Giornata continua ad essere una data importante per riflettere sui valori dei Giusti e sulle tematiche del tempo presente.
La crisi sanitaria ha posto ognuno di noi di fronte a scelte che possono cambiare le sorti dell’intero pianeta: il destino individuale è infatti legato, oggi più che mai, a quello dell’umanità. Possiamo essere artefici di un nuovo inizio che avrà ripercussioni nella vita di tutti. Il ruolo della responsabilità globale è sempre più centrale. Ne abbiamo parlato riguardo ai cambiamenti climatici e al ruolo degli scienziati, come l’americano Wallace Broecker, rimasti purtroppo inascoltati per decenni, e lo facciamo oggi con ancora più convinzione. Le sfide del presente, anche nell’emergenza sanitaria, ci dimostrano che siamo tutti parte di una sola umanità, e che solo insieme possiamo superare le crisi.
Fin dall’inizio della pandemia è risultato evidente come il virus abbia abbia anche esacerbato crisi e situazioni già drammatiche e delicate.
Lo abbiamo visto nei campi profughi, tra i dannati della Terra, nell’aumento delle diseguaglianze sociali anche fra i Paesi più sviluppati, nella ricaduta della crisi sulla questione di genere, nei nuovi autoritarismi e totalitarismi, nell’indebolimento delle democrazie, nella limitazione di diritti e libertà. Allo stesso tempo, il Coronavirus ci ha fatto riflettere sull’importanza della conoscenza e sul diritto alla stessa, in un legame imprescindibile tra democrazia e informazione.
Fin dall’inizio, ci siamo detti che il “mondo dopo il Coronavirus” non sarebbe stato lo stesso. Lo status quo precedente non è più sostenibile: non lo sono i modelli economici, che hanno causato gran parte del danno ambientale e delle diseguaglianze sociali che oggi mettono a rischio il pianeta, né le politiche nazionalistiche, che in molti Paesi hanno dimostrato di essere totalmente inadatte ad affrontare sfide universali.
La democrazia che le generazioni precedenti ci hanno “regalato”, non possiamo darla per scontata, dobbiamo invece essere coscienti che diritti e libertà sono in pericolo e sta ad ognuno di noi il compito di proteggerli. Questo è ancor più necessario in una situazione di pandemia mondiale che rischia di indebolire le istituzioni sociali e favorire comportamenti autoritari e conflitti tra gli Stati. I Giusti, in questo senso, insegnano che nulla è predestinato, ma che le scelte individuali possono cambiare la direzione della Storia. Perché l’umanità possa scegliere nel modo migliore, ci vogliono dei grandi esempi che ci indichino la strada da percorrere.
Ci sono storie che, seppure del passato, sono emblematiche delle ferite già aperte e delle contraddizioni che l’arrivo del Covid ha aggravato e portato all’attenzione globale. Sono storie di difensori della vita, dei diritti e delle libertà, sanciti anche grazie alla democrazia, che da questo momento storico potrà uscire rafforzata o irrimediabilmente danneggiata. Ecco perché, in linea con queste considerazioni, il tema di questa Giornata dei Giusti 2021 scelto dall’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano sarà “Per una nuova Umanità. L’esempio dei Giusti nel mondo segnato dal Covid”.
“Forse mai come in questi tempi i temi della difesa della democrazia e della prevenzione dei genocidi e di nuove atrocità di massa sono intrecciati tra di loro. Per questo, dopo aver formulato tre proposte concrete alla Commissione Esteri della Camera dei deputati, vogliamo fare di questa Giornata dei Giusti un momento di educazione alla responsabilità democratica del cittadino, valorizzando gli esempi migliori del nostro tempo che possiamo prendere come riferimento da diverse parti del mondo”, ha dichiarato Gabriele Nissim, presidente di Gariwo.
Al Giardino di Milano poseremo quindi nuove targhe per Dag Hammarskjöld, il Segretario generale delle Nazioni Unite Premio Nobel per la pace che perse la vita nel corso di una missione per risolvere la crisi congolese e che fece della difesa di democrazia e pace il suo scopo come uomo e come politico; Carlo Urbani, il medico italiano, da tempo impegnato in una battaglia per la diffusione dei medicinali essenziali, che per primo identificò e classificò la SARS, comunicò al governo e all’OMS la gravità della situazione riuscendo a convincerli ad adottare misure di quarantena e salvando migliaia di vite a costo della propria; Liu Xiaobo e Liu Xia, il Premio nobel per la pace cinese e la sua compagna che si sono spesi per l’instaurazione di un’autentica democrazia in Cina e in favore del diritto ad esprimere il proprio pensiero, rinunciando per questo alla libertà; Ruth Bader Ginsburg, la giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, seconda donna nella storia americana a ricoprire quella carica e la prima esponente femminile della comunità ebraica a far parte della Corte, che è stata una tenace sostenitrice della parità uomo-donna e ha dato un grande contributo all’affermazione dei diritti delle donne negli USA.
La cerimonia si aprirà alle ore 9.30 presso il Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano con i saluti istituzionali dei rappresentati dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, composta da Gariwo, Comune di Milano e Unione delle Comunità ebraiche italiane. Interverranno quindi il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente di Gariwo Gabriele Nissim, il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara.
A seguire, verranno scoperte le targhe dedicate ai 5 nuovi Giusti Dag Hammarskjöld, Carlo Urbani, Liu Xiaobo, Liu Xia, Ruth Bader Ginsburg. Il figlio di Carlo Urbani, Luca Urbani, sarà in diretta proprio dal Giardino dei Giusti. Avremo poi in collegamento anche il nipote di Ruth Bader Ginsburg, Paul Spera, e il Direttore Esecutivo della Fondazione Dag Hammarskjöld, Henrik Hammargren. La Giusta onorata Liu Xia parteciperà con un videomessaggio che sarà ripreso anche nell’intervento di Giulia Pompili, giornalista de Il Foglio esperta di Cina, la quale potrà rispondere alle domande del pubblico sulla tematica.
Per le scuole e tutti i partecipanti è prevista la possibilità di intervenire con domande.
Le celebrazioni continueranno nel pomeriggio alle ore 15.00 presso l’Anfiteatro Ulianova Radice al Giardino dei Giusti di Milano con la cerimonia di consegna delle pergamene per i nuovi Giusti onorati al Giardino Virtuale “Giusti del Monte Stella”.
La consegna sarà preceduta dai saluti istituzionali dei rappresentati dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano. Ci saranno Lamberto Bertolé, presidente del Consiglio comunale di Milano, Giorgio Mortara, vicepresidente UCEI, Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia.
La cerimonia vedrà la presenza della Senatrice Liliana Segre, proponente di una delle candidature dei Giusti onorati.
Pubblichiamo qui il video di Mordecai Paldei, nominato di recente Ambasciatore di Gariwo.