di David Zebuloni
Secondo un articolo pubblicato questa settimana sul quotidiano Ynet, vi è un nuovo ufficiale nell’esercito israeliano: il primo di religione cristiana a comandare una nave missilistica. Il nome del ragazzo che ha segnato questo breve capitolo di storia, è Beni Gerloff. Nato e cresciuto in Israele, Beni è figlio di una coppia cristiana ortodossa di origine tedesca, arrivata in Israele venticinque anni fa per coronare il sogno di vivere in Terra Santa.
“Il popolo di Israele in Terra di Israele ha una parte significativa nella nostra fede. Il mio bisnonno era un prete durante la Seconda Guerra Mondiale ed apparteneva ad una corrente tedesca che si opponeva al regime nazista. Di conseguenza fu perseguitato dai nazisti e imprigionato”, ha raccontato il giovane Gerloff in nell’intervista rilasciata a Ynet. “Un altro mio bisnonno ha aiutato un suo amico ebreo a inviare dei pacchi di cibo ai suoi parenti imprigionati e, fino ad oggi, conserviamo alcune lettere di ringraziamento molto toccanti. La mia famiglia ama da sempre Israele e io credo che la fondazione dello Stato di Israele faccia parte di un piano divino. Pertanto, è molto importante per me difendere il mio paese.”
A rendere ancor più straordinaria la sua storia, è la presenza di un antenato tedesco, un’ombra nella vita del neo ufficiale della marina israeliana. “Era lo zio di mio nonno e faceva il medico di professione. Fu arruolato nell’esercito tedesco durante il nazismo dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale e fu nominato comandante di un sottomarino. Il suo sottomarino venne poi affondato, probabilmente da parte della marina britannica. No so molto altro su di lui, ma so che quando ho cominciato ad interessarmi alla storia della mia famiglia, i miei nonni mi hanno raccontato che dopo la guerra erano venuti in Israele per fare volontariato e aiutare i sopravvissuti all’Olocausto, come a dissociarsi dai crimini commessi dallo zio”.
Il comandante Gerloff servirà come ufficiale di turno sul ponte di comando di Ahi Oz, la nuova nave della Marina Militare Saar 6, che arriverà nei prossimi mesi dal porto di Kiel, nel nord della Germania. “Prendere parte al trasporto di una nave proveniente da un porto tedesco e diretto a Haifa, può sicuramente rappresentare per me la chiusura di un cerchio”, ha confessato infine il giovane ufficiale, colmo di emozione.
