di Redazione
Come catturare e mantenere l’attenzione della classe? Come consolidare l’apprendimento? Un libro di Dany Maknouz dà indicazioni precise, frutto di una solida ricerca. Fondamentale (anche) in DAD
La capacità degli studenti di una classe di mantenere l’attenzione per tutta la durata della lezione frontale è uno scoglio su cui si infrangono continuamente gli sforzi di ogni insegnante. Se questo è vero in tempi normali, con la didattica a distanza questo problema si è aggravato; costretti per ore di fronte allo schermo di un computer o di un tablet, il calo di concentrazione è fisiologico. Un saggio di Dany Maknouz, docente di matematica alla Scuola ebraica (edito da Zanichelli) dà preziose indicazioni per affrontare la situazione. Progettato prima della pandemia, si rivela per la DAD un supporto utilissimo. Il “segreto”, che mescola competenze didattiche e dati forniti dalle neuroscienze, è la Lezione segmentata «proposta dai due studiosi Middendorf e Kalish nel 1996 – spiega Maknouz – che le moderne ricerche confermano come estremamente efficace, risponde ai problemi di attenzione, concentrazione o motivazione dei nostri studenti». Osservando i flussi di concentrazione degli studenti in un’aula universitaria, Middendorf e Kalish hanno notato cali evidenti dell’attenzione dopo 15-20 minuti dall’inizio della lezione e una diminuzione costante della concentrazione. «Strutturare la lezione in segmenti di 10-15 minuti permette da un lato un “cambio di passo” che fa ripartire l’orologio interno dell’attenzione e dall’altro di fornire un’opportunità agli studenti per esercitarsi ad applicare un concetto o esaminare un’informazione ricevuta. C’è dunque una fase di spiegazione e una di attività rielaborativa, mettendo i ragazzi in relazione tra loro (molto efficace anche per gli studenti con bisogni educativi speciali). Si è dimostrato che lo “sforzo” di ricordare quanto si è appreso consente di consolidare la conoscenza nel tempo». La lezione segmentata si struttura in una verifica delle preconoscenze (5 minuti); una lezione diretta dal docente (10 o 15 minuti); brevi attività a coppie o gruppi (10 minuti); una fase di “restituzione” in cui porre domande, dare riscontro sulle attività di gruppo, chiarire e risolvere punti di debolezza; un nuovo segmento di lezione breve; la fase di conclusione e valutazione dei risultati. Sulla base di queste “restituzioni” l’insegnante può impostare la lezione successiva.