di Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo della Comunità di Milano
A Pèsach l’intero popolo ebraico esce in pochissimo tempo da secoli di schiavitù verso la libertà.
È un momento straordinario da molti punti di vista e il profeta Geremia ricorda questo momento come un grande merito di Am Israel che ha seguito Dio e Moshè nel deserto verso un futuro ignoto, dimostrando una grande emunà.
È stato anche un momento di straordinaria unità del popolo ebraico. Nella nostra storia non sempre è andata così, non sempre il popolo ebraico è stato unito; l’unità del popolo però è un valore fondamentale della tradizione ebraica.
Viviamo un momento difficile da molti punti di vista, continuiamo a vivere un’emergenza sanitaria che colpisce il mondo intero ma colpisce anche dolorosamente la nostra comunità.
Viviamo anche un momento difficile all’interno della comunità. Il dibattito politico e di differenze di visione sono assolutamente legittime e possono essere anche una fonte di ricchezza a patto però di mantenere il rispetto reciproco e di fare un uso responsabile del linguaggio usato.
Ricordiamoci sempre che siamo una comunità e che questo è un bene prezioso che va difeso a ogni costo.
Auguro a tutti Pèsach kasher vesameach ricordando che la parola Pèsach significa “salto” perché in questo giorno ognuno di noi può fare un salto spirituale e recuperare le proprie radici profonde.
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Diritto a spostarsi per il Seder di Pesach
Anche quest’anno vivremo un Pèsach speciale, ci auguriamo che sia speciale nel bene e che sia un Pèsach di gioia e di salute per tutta la Comunità e per il mondo intero.
Purtroppo però è speciale anche da un altro punto di vista, continuiamo a vivere in un’emergenza sanitaria e dobbiamo rispettare rigorosamente una serie di regole per salvaguardare la nostra vita e quella del prossimo.
Siamo tuttavia riusciti ad ottenere che sia possibile uscire per partecipare a un Seder e che questo venga considerato una giustificazione valida.
Alleghiamo il documento scritto in proposito dall’Ucei e dall’Ari. (clicca QUI)
Rimangono però alcune limitazioni che vanno rigorosamente rispettate:
1. Non si potrà circolare dopo le 22.00
2. Il Sèder va celebrato in famiglia all’interno delle proprie case.
Potranno partecipare oltre ai familiari conviventi altri 2 adulti e bambini al di sotto dei 14 anni.
3. Rimangono valide tutte le regole sul distanziamento sociale, utilizzo di mascherine e igienizzazione delle mani.
Vi chiediamo di rispettare scrupolosamente queste norme (che valgono per noi come per tutti gli altri) sia perché servono a tutelare la salute nostra e quella del prossimo sia per evitare spiacevoli conseguenze che si ripercuoterebbero sull’intera comunità.
Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo CEM
Milo Hasbani, Presidente CEM