(Da sinistra Dalia Gubbay, vicepresidente della Fondazione Scuola, Agostino Miele, dirigente scolastico, l’infermiere Antonio Maci, il presidente della Comunità ebraica Milo Hasbani, l’Assessore alla Scuola Timna Colombo, la vicepreside Esterina Dana, la vicaria del dirigente scolastico per infanzia e primaria Diana Segre, Maurizio Turiel e Rossella Bronte, coordinatrice didattica Nido)
di Redazione
Due grandi iniziative sono partite martedì 11 maggio alla Scuola della comunità ebraica di Milano. La prima riguarda l’avvio di uno screening tramite tamponi salivari molecolari in collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università degli Studi – Statale di Milano, diretta dal Prof. Zuccotti. Si tratta della seconda scuola della Lombardia a sottoporsi a questo progetto, dopo una di Bollate in cui si era sviluppato un focolaio.
Tre dottoresse dell’Università – Valentina Massa, Chiara Parodi ed Elisabetta Di Fede (assente oggi Elisa Borghi) – si sono recate a scuola per spiegare ai ragazzi del liceo che hanno scelto di sottoporsi a questo progetto come farlo in autonomia. I tamponi verranno poi ritirati nei prossimi giorni ed esaminati dal laboratorio dell’Università. In tutto saranno coinvolti 100 ragazzi del liceo.
“Questo tampone ha una valenza simile a quello nasofaringeo, ma è meno invasivo e consente di avere un risultato in 24 ore, molto più preciso di quelli antigienici – dichiara Maurizio Turiel, presidente AME Milano, responsabile della sala medica e referente Covid presso la scuola ebraica -. Ha il vantaggio che può essere quindi svolto di frequente per monitorare la situazione”.
“È un orgoglio per la nostra scuola e per tutta la Comunità partecipare a questo progetto di alto livello in partnership con l’Università Statale di Milano- dichiara Timna Colombo, Assessore alla Scuola -: l’aver colto questa occasione significa essere un passo avanti rispetto alle altre scuole lombarde per le quali l’utilizzo di questi tamponi è previsto per il prossimo anno scolastico”.
Una nuova Sala medica per curare e prevenire
La seconda importante novità è l’apertura della Sala medica, dotata dell’attrezzatura di primo soccorso di base (bombola di ossigeno, defibrillatore).
Il team è composto dal Prof. Maurizio Turiel, medico referente Covid della scuola e dall’Infermiere Antonio Maci, già operativo da settembre per quanto riguarda la campagna di monitoraggio dei contagi Covid tramite tamponi antigenici portata avanti dalla CEM. La nuova sala medica scolastica va oltre il tradizionale concetto di infermeria poiché prevede la realizzazione di molte iniziative di prevenzione ed educazione alla salute come la prevenzione cardiovascolare, dei dimorfismi della colonna e dei problemi ortottici, l’Igiene orale, la gestione delle procedure di emergenza e di primo soccorso (BLSD), la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, la creazione di cartelle anamnestiche-sanitarie degli studenti e molto altro. Il primo corso potrebbe essere attivato entro fine maggio sulle tecniche di primo soccorso.
“La Sala medica è un bel traguardo e un ulteriore fiore all’occhiello alla Scuola della nostra comunità”, spiega il presidente Milo Hasbani.
Alla realizzazione della Sala ha partecipato anche la Fondazione Scuola Ebraica, “che come sempre è attenta alle esigenze della nostra scuola e ha voluto partecipare anche a questo importante progetto”, spiega la vicepresidente Dalia Gubbay.
La sala medica, aperta tutti giorni dalle 9.30 alle 13, è a uso esclusivo degli studenti.
“L’aver realizzato questo progetto risponde a un’esigenza sentita da tempo, la sala medica porterà avanti molti progetti in collaborazione con enti, associazioni e professionisti del mondo medico in vista della prevenzione e della promozione della salute dei nostri studenti”, commenta Timna Colombo.