di Paolo Castellano
Il Regno Unito si aggrega ai paesi che boicotteranno l’evento delle Nazioni Unite per celebrare il ventesimo anniversario della Conferenza di Durban sul razzismo. Come già dichiarato da Australia, Canada e Stati Uniti, anche il governo inglese non presenzierà all’evento a causa dei messaggi e slogan anti-israeliani e antisemiti della Conferenza. L’annuncio è stato diffuso il 22 giugno da un portavoce del Ministero degli Esteri inglese.
Come riporta il Jerusalem Post, il Regno Unito ha deciso di non partecipare alle celebrazioni dell’anniversario della conferenza di Durban “a seguito di preoccupazioni storiche riguardanti l’antisemitismo“. Per la medesima ragione, Londra non aveva partecipato nemmeno alla cerimonia del 2011.
La presidentessa del Consiglio dei deputati ebrei britannici, Marie van der Zyl, ha elogiato la decisione del governo inglese: «La conferenza che si svolgerà a settembre è la commemorazione di una presunta conferenza anti-razzista, che a sua volta era diventata antisemita. Sosterremo sempre la lotta contro il razzismo, ma questa deve includere l’opposizione all’antisemitismo in tutte le sue forme».
Per di più, i presidenti dei Conservative Friends of Israel, i parlamentari Stephen Crabb e Lord Eric Pickles, hanno espresso soddisfazione per la mossa del Regno Unito: «È assolutamente giusto che il Regno Unito si unisca ai nostri alleati Australia, Canada e Stati Uniti nel condannare la famigerata Conferenza. Apprezziamo quest’ultima decisiva azione del governo inglese nell’opporsi all’antisemitismo in tutte le sue forme ovunque si manifesti».
La Conferenza mondiale di Durban del 2001 fu contestata e criticata da diverse nazioni occidentali per aver strumentalizzato la promozione dei diritti umani per organizzare un attacco ideologico contro lo Stato ebraico nel quadro del conflitto israelo-palestinese, dimenticandosi delle ingiustizie in altre parti del mondo.
Secondo i media israeliani, altri paesi stranieri – come la Francia di Emmanuel Macron – starebbero per annunciare la loro assenza alle celebrazioni della Conferenza di Durban. Mentre, la Germania ci starebbe ancora pensando.