Memoriale della Shoah di Amsterdam

Il Re d’Olanda inaugura il memoriale per le 102.000 vittime della Shoah

Mondo

di David Fiorentini
Il Re d’Olanda Willem-Alexander ha inaugurato ufficialmente il nuovo memoriale della Shoah nel cuore dello storico quartiere ebraico di Amsterdam, onorando più di 102.000 vittime olandesi dell’Olocausto. Lo riporta il Times of Israel.

Progettato dall’architetto polacco-americano ebreo Daniel Libeskind, il monumento consiste in una serie di muri disposti a forma di quattro lettere ebraiche che compongono la parola “lezecher”, “in memoria di”.

Su ciascuno dei mattoni che costituiscono le pareti è inciso il nome, la data di nascita e l’età di una delle oltre centomila persone assassinate nei campi di sterminio nazisti. 

In presenza del Presidente della sezione olandese del Comitato di Auschwitz, Jacques Grishaver, ciascuno dei presenti ha raccolto una pietra bianca e l’ha posta sopra al muro commemorativo, seguendo l’antica tradizione ebraica legata alla visita delle tombe.

Alla cerimonia inaugurale ha preso parte anche il Primo Ministro olandese Mark Rutte, il quale ha spiegato come il monumento sarà un monito sia per riflettere sullo scarso sforzo della popolazione per proteggere gli ebrei durante la guerra sia per stigmatizzare quella che ha definito “la fredda accoglienza per il piccolo gruppo che è tornato dall’inferno”.

“Questo monumento dice 102.163 volte: ‘No, non ti dimenticheremo. No, non accetteremo che il tuo nome sia cancellato. No, il male non ha l’ultima parola – ha continuato – Ognuno di loro era qualcuno e oggi riavranno i loro nomi”.

Il Re d'Olanda Il Re d’Olanda Willem-Alexander
Il Re d’Olanda Il Re d’Olanda Willem-Alexander

 

Il monumento sorge vicino a un’ex sala da concerti dove gli ebrei sostavano prima di essere smistati verso i campi. Il Comune di Amsterdam ha concesso il permesso di iniziare i lavori nel 2017, ma sono stati subito ritardati a causa delle proteste dei residenti, che ritenevano la costruzione troppo grande per la sua ubicazione. Dopo ulteriori posticipazioni, finalmente l’inaugurazione è avvenuta: esattamente un anno dopo che un’amica di Anna Frank, Jacqueline van Maarsen, ha posato la prima pietra, che porta il nome della ventenne Dina Frankenhuis, uccisa a Sobibor.

Curiosamente, il memoriale è stato in parte pagato attraverso un’enorme campagna di crowdfunding, a cui hanno partecipato oltre 84.000 persone, le quali hanno donato una cifra simbolica di 50 euro per “adottare” uno dei mattoni.