ONU, l’Austria promuove campagna contro l’antisemitismo insieme a 43 nazioni

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di Paolo Castellano

«Ribadiamo il nostro impegno a combattere ovunque l’antisemitismo e tutte le forme di razzismo, pregiudizio e discriminazione, in qualsiasi momento». Queste parole sono state pronunciate dal ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg durante la 48ª sessione del Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite che si è svolta a Ginevra.

La dichiarazione dell’Austria fa parte di un accordo tra 43 nazioni che hanno promesso di impegnarsi maggiormente nel contrasto all’odio antiebraico. Oltre a Vienna, altri due paesi, Repubblica Ceca e Slovacchia, si sono fatte promotrici della campagna contro l’antisemitismo.

«Rispetteremo il nostro impegno… poiché anche 75 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale è una tragica realtà che l’antisemitismo non sia una cosa del passato», ha sottolineato Schallenberg in un videomessaggio.

«Questo veleno esiste ancora, proprio in mezzo alle nostre società. Per tal ragione, oggi esprimiamo la nostra inequivocabile solidarietà difronte all’odio».

In base allo Slakov Format, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia lavorano su questioni comuni. Per di più, la dichiarazione è stata elaborata anche grazie al contributo del Congresso ebraico mondiale ed è stata letta all’inizio di un dibattito su razzismo, antisemitismo e la crescente minaccia dell’incitamento all’odio e della glorificazione del nazismo.

Come riporta il Jerusalem Post, questi sono invece i paesi che hanno firmato la dichiarazione:

Israele, Germania, Stati Uniti, Bosnia ed Erzegovina, Honduras, Montenegro, Macedonia del Nord, Bulgaria, Australia, Regno Unito, Grecia, Belgio, Cipro, Ucraina, Camerun, Giappone, Slovenia, Argentina, Armenia, Croazia, Finlandia, Nuova Zelanda, Guatemala, Colombia, Cile, Polonia, Moldavia, Paesi Bassi, Lettonia, Romania, Seychelles, Lituania, Estonia, Uruguay, Norvegia e Svezia.