“Prevenire i genocidi con l’esempio dei Giusti”. Al via la quinta edizione del GariwoNetwork

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di Redazione
Oggi nel mondo emergono diversi scenari di potenziali genocidi e atrocità di massa: dall’Afghanistan allo Yemen, dall’Etiopia al Myanmar, allo Xinjiang cinese. Risulta sempre più urgente un confronto globale su come riconoscere meccanismi, linguaggi e dinamiche pericolosi e prevenire nuovi genocidi. In questo contesto si inseriscono le storie dei Giusti, che salvaguardando la vita umana, l’ambiente, le libertà, rappresentano un potente argine al male e mostrano un esempio concreto di responsabilità verso l’altro.

Sono queste le suggestioni alla base del 5° Incontro Internazionale di GariwoNetwork, dal titolo Prevenire i genocidi con lesempio dei Giusti, che avrà il suo momento principale nella riunione plenaria che si terrà martedì 23 novembre 2021 dalle 16 alle 18.30 presso il Teatro Franco Parenti di Milano (sala Testori, ingresso via Carlo Botta 18) e online in diretta sul canale YouTube della Fondazione Gariwo.

L’obiettivo dell’edizione di quest’anno è fornire a tutte le organizzazioni e le persone impegnate nella memoria e nella prevenzione dei genocidi gli strumenti per rendere attuabili, dal basso, gli ideali alla base della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948, voluta fortemente dal giurista ebreo polacco Raphael Lemkin e adottata dalle Nazioni Unite.

A tal proposito, l’on. Piero Fassino, presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati, spiegherà il ruolo della Commissione da lui presieduta nel prevenire i genocidi attraverso la diplomazia, partendo dalle proposte avanzate dalla Fondazione Gariwo durante l’audizione parlamentare del 27 gennaio 2021. Le altre relazioni saranno del presidente della Fondazione Gariwo Gabriele Nissim, del responsabile editoriale Francesco M. Cataluccio e di Kostanty Gebert, tra i leader del Solidarnosc e oggi una delle firme più prestigiose del giornalismo polacco. L’edizione di quest’anno sarà inoltre arricchita da un contributo video della senatrice a vita Liliana Segre sul valore della memoria contro il dilagare dell’odio. Il video sarà un assaggio di una più ampia conversazione tra la Senatrice e Gabriele Nissim sui temi della memoria, dell’odio e della prevenzione dei genocidi che verrà pubblicata sul sito di Gariwo al termine dei lavori.

Libro e ebook ‘Domande sulla memoria’

Durante il GariwoNetwork ci sarà inoltre il lancio ufficiale di Campo Libero, una collana di saggi nati dalla collaborazione tra la Fondazione Gariwo e la storica casa editrice Cafoscarina. Il primo volume della collana sarà Domande sulla memoria, una raccolta di testi di pensatori del presente e del passato sul ruolo della memoria nel prevenire nuove atrocità di massa. Il libro sarà disponibile da fine novembre in tutte le librerie. Tra gli autori, Yehuda Bauer, Marcello Flores, Anna Foa, Valentina Pisanty e Stefano Levi Della Torre.

Al network parteciperanno, dal vivo e in remoto, i rappresentanti degli oltre 150 Giardini dei Giusti presenti in tutto il mondo, oltre a personalità del mondo accademico, dell’associazionismo e della cultura internazionale. Sarà l’occasione per confrontarsi sulle sfide del nostro tempo e fare il punto su tutte le attività della Fondazione e del network ad essa collegato: dall’impegno istituzionale con il Parlamento e le Nazioni Unite alla nascita di nuovi Giardini dei Giusti negli Stati Uniti, in Medio Oriente e in Europa. Non ultimo, durante il Network verrà presentata l’Enciclopedia dei Giusti (gariwo.net/giusti), una sorta di “Wikipedia dei Giusti” con centinaia di voci su figure esemplari di ogni epoca e contesto sociale, a disposizione degli studenti e dei ricercatori.

Gli interventi dei relatori saranno anticipati dai saluti istituzionali di Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah e delegato UCEI, Mario Vanni, Capo di Gabinetto del Sindaco di Milano, Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti, e Tsovinar Hambardzumyan, Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia in Italia introdotta dal Console onorario d’Armenia in Italia Pietro Kuciukian.