di Paolo Castellano
Vince il concorso di bellezza nazionale ma il suo governo non vuole che partecipi al contest Miss Universo che quest’anno si svolgerà il prossimo 12 dicembre a Eilat in Israele.
È la disavventura che sta affrontando in questi giorni la modella sudafricana Lalela Mswane dopo aver subito pressioni dal governo del Sudafrica. I funzionari sudafricani hanno esortato la reginetta di bellezza a rinunciare alla sua partecipazione per protestare contro “le atrocità israeliane contro i palestinesi“.
Il partito di governo del Sudafrica, il Congresso Nazionale Africano, ha invitato gli organizzatori del concorso di bellezza sudafricano a scoraggiare la partenza per Israele di Lalela Mswane.
Come riporta il Jerusalem Post, lo staff della modella ha risposto che il concorso di Miss Universo non è “un evento di ispirazione politica“, respingendo le richieste del governo sudafricano.
«Sappiamo tutti che questo boicottaggio non farà la differenza. Non credo che sia la cosa giusta rinunciare a partecipare», ha dichiarato Stephanie Weil, CEO del concorso Miss Sudafrica, in una trasmissione radiofonica.
Recentemente, il governo sudafricano per mezzo del Ministero delle Arti e della Cultura ha rilasciato una nota in cui si legge che “si è rivelato difficile persuadere gli organizzatori del concorso Miss Sudafrica a riconsiderare la loro decisione di partecipare alla prossima edizione di Miss Universo” in Israele.
Un ulteriore appello a non politicizzare il concorso internazionale di bellezza è arrivato anche dall’attuale Miss Universo, la 27enne Andrea Meza, che negli scorsi giorni ha visitato Gerusalemme. «Ognuno con credenze diverse, con background diversi, con culture diverse, si uniscono [per Miss Universo] e quando sei lì ti dimentichi della politica, della tua religione. Si tratta solo di abbracciare altre donne», ha dichiarato Meza.
Come riporta The Algemeiner, nel frattempo Malesia, Barbados e Laos non invieranno le loro reginette in Israele per esprimere solidarietà alla causa palestinese.
(Foto: News24)