Il presidente israeliano Reuven Rivlin

Incontro a New York. Rivlin: Israele Paese “motore dell’innovazione tecnologica”

Israele

di Roberto Zadik 

Paese all’avanguardia, sempre al passo coi tempi, Israele sembra essere nazione in primo piano nel mondo della tecnologia e delle start-up. A confermarlo l’intervento dell’ex presidente israeliano Reuven Rivlin che il 17 novembre è intervenuto a New York al prestigioso incontro della Lega di amicizia fra America e Israele, tenuto a Times Square, nella sede del Nasdaq. “Israele è una democrazia forte e vitale e questo viene dimostrato dal sogno delle start-up aperte a tutti” ha esordito Rivlin. Ricordando lo stretto rapporto che unisce Israele con gli Stati Uniti ha affermato “siamo fieri dei successi israeliani in campo tecnologico” dichiarando quella data come “Giorno di Israele”. Successivamente Dan Gillerman, presidente del Gruppo Blackstone ed ex ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, ha elogiato Rivlin per il suo lungo incarico come presidente e membro della Knesset, sottolineandone la  passione per l’high tech

A questo proposto Rivlin ha ricordato come “Israele da terra di ispirazione è diventato territorio di Innovazione” evidenziando come “molte aziende israeliane siano impegnate nella risoluzione dei grandi problemi mondiali”. “In Israele ci poniamo sempre domande – ha proseguito – da come curare le malattie, alla salvaguardia ambientale, a come diventare un modello internazionale soprattutto nel campo delle tecnologie climatiche. Sia Israele che l’America lavorano per migliorare il mondo di oggi e di domani”. Alla domanda su come Israele crei sempre nuove start-up, Rivlin ha risposto “il segreto è che affrontiamo ogni sfida come un’opportunità per trovare soluzioni ai problemi, Israele è il motore dell’innovazione”.

Successivamente, vari ospiti sono intervenuti durante l’importante evento, secondo il sito Algemeiner, in un articolo firmato dal giornalista Yafit Ovadia. Investitori americani hanno sottolineato il loro interesse nell’investire in compagnie israeliane, come Guy Franklin, fondatore e amministratore di varie società che si è rivolto a Randi Zuckerberg, sorella del più celebre Mark e  creatrice di Facebook Live per intensificare le collaborazioni fra i due Paesi. La Zuckerberg ha ricordato il suo costante impegno “nel campo della tecnologia pensando sempre al futuro, mentre la mia identità ebraica mi ancora nel passato” incoraggiando i suoi partner a investire nelle startup israeliane. “È stato molto importante costruire una relazione fra la Silicon Valley, New York e Israele che aiutasse le compagnie israeliane a espandersi negli Stati Uniti. Mi piace pensare a Israele come la sorella della Silicon Valley perché esse si muovono negli stessi ambiti della difesa, della cura della salute e in altri settori comuni”. In conclusione ha aggiunto “essere una mamma ebrea è la parte più importante per me e mi piacerebbe che più giovani donne entrassero nell’hi-tech”. Ultimo intervento è stato quello di Asaf Zamir ambasciatore e console generale di Israele a New York che ha aggiunto “celebrare l’Israel Day al Nasdaq è un grande risultato e noi accogliamo qualsiasi collaborazione che possa rafforzare la cooperazione fra Israele e Stati Uniti, condividiamo interessi e potenziali in comune”.