di Laura Cambri, cooperativa Articolo 3
Il 15 dicembre ci ha lasciate improvvisamente la nostra socia, collega e amatissima amica Orna Serio.
Non ci sono parole per dire il vuoto che lascia, nella sua famiglia, tra i suoi tantissimi amici, nella Scuola Ebraica di Milano dove insegnava da trent’anni e in noi socie e colleghe di lavoro, oltre che in tutta la comunità penitenziaria di Bollate, a cui ha dedicato infinite energie negli ultimi dodici anni.
Orna ha iniziato il suo impegno nel carcere di Milano Bollate nel 2009, come volontaria ma da professionista – insegnando italiano ai detenuti stranieri – e non se n’è più andata. Ha deciso poi infatti di lavorare stabilmente con la Cooperativa Articolo 3 nel sostegno educativo, nel progetto del Trattamento Avanzato del 4° reparto, nel supporto ai percorsi scolastici e di formazione professionale.
Orna aveva la straordinaria capacità di entrare in relazione con ogni persona, di dedicare interamente la sua attenzione, il suo ascolto e il suo impegno a chi aveva davanti, fosse una persona detenuta, una collega di lavoro, un altro operatore. Era sempre disponibile a spostare lo sguardo, a sovvertire le sue priorità, per fare quello di cui chi le stava intorno aveva bisogno, per affrontare quello che la vita le metteva davanti.
Era instancabilmente tenace quando si prefissava un obiettivo, era pratica ed efficiente, lavorava a testa bassa, senza clamore, con gentilezza e allegria, senza perdere mai la pazienza, provando l’impossibile per arrivare in fondo. Non sopportava l’ingiustizia e l’indifferenza.
E soprattutto Orna riusciva sempre a vedere il meglio in ogni singolo essere umano, credeva fermamente in quel meglio. Pensiamo che tutte le persone che lei ha a seguito con così tanta passione in tutti questi anni lo sappiano bene, sappiano quanto fa la differenza essere guardati in un altro modo. Lei li guardava e li aiutava a guardarsi in un altro modo. Era incredibilmente curiosa e si appassionava alle storie di ognuno. Si affezionava profondamente alle persone.
Siamo rimaste commosse da come tutta la comunità penitenziaria di Bollate – dal Direttore, alla Comandante, agli educatori, ai poliziotti del 4° reparto, ai tantissimi altri operatori e anche a tante persone ex detenute che hanno voluto esserci – si sia stretta intorno a noi e alla famiglia in un grandissimo e caldo abbraccio per salutare Orna nel giorno del funerale al Cimitero Ebraico, nei tantissimi messaggi ricevuti e poi ancora in una messa celebrata da Don Fabio in carcere, insieme agli ospiti del 4°. E questo è certo un dono di Orna, tutto l’affetto che lei ha sempre diffuso intorno a sé, torna a noi in questa forma. Ringraziamo tutti per questo e ci porteremo Orna per sempre nel cuore.