di Ilaria Ester Ramazzotti
Al Museo della Shoah di Parigi, in occasione degli 80 anni dalla conferenza di Wannsee, si è svolta lo scorso 20 gennaio una commemorazione interreligiosa alla presenza di leader religiosi, rappresentanti di organizzazioni ebraiche, sopravvissuti all’Olocausto e cento studenti delle scuole.
L’evento è stato organizzato dal rabbino Moshe Levin, vicepresidente della Conferenza dei rabbini d’Europa, assistente speciale del rabbino di Francia e del rabbino della Gendarmeria Francese, e si è tenuto in collaborazione con il vicepresidente del Congresso ebraico russo Gabriel German Zakhareev. Hanno partecipato anche il presidente del Concistoro di Francia Eli Corsia, il presidente della Conferenza Arcivescovile Mula Bufar e il presidente della Federazione Protestante Francois Caloroli.
“Anche oggi c’è chi cerca di distruggerci – ha detto Moshe Levin, come riporta il Jerusalem Post -; il mondo ha la responsabilità di combattere l’antisemitismo”.
“I cattolici hanno la pesante responsabilità di combattere l’antisemitismo con grande determinazione – ha ribadito Mula Bufar -: la nostra vergogna e il nostro dolore sono una tradizione di 2 mila anni, contro gli ebrei”. “Dobbiamo concentrare il nostro lavoro principalmente sui giovani, con la massima vigilanza per interrompere immediatamente qualsiasi attività antisemita che incontrino”, ha aggiunto Francois Coloroli.
“Concentreremo l’obiettivo sulla distinzione tra bene e male, non parleremo di ‘nazisti’ ma di ‘nazismo’ – ha sottolineato Gabriel German Zakhareev -. Nonostante le ideologie malvagie alla base dell’Olocausto, il messaggio non è di soffermarsi sul passato oscuro, ma su un futuro che può illuminare. Trasformeremo la memoria paralizzante in una memoria costruttiva e ristabiliremo la moralità umana, la sua immagine di D-o, mediante l’unione dei cuori, senza distinzione di religione, razza e genere”.
Nel corso della cerimonia, la sopravvissuta ad Auschwitz Esther Snow ha condiviso la sua storia con gli studenti delle scuole George Lon Alliance e Pronkeviza Lahsal di Parigi, che hanno partecipato alle riflessioni e acceso candele commemorative attorno alla fiamma di Yizkor, nell’omonimo spazio del Museo della Shoah parigino. Il hazan militare di Strasburgo e della regione del Reno, il rabbino Jonathan Bloom, ha invece recitato il kaddish.