Chiara Ferragni incontra Liliana Segre al Memoriale della Shoah

Italia

di Paolo Castellano

Dopo aver incontrato, due settimane fa, Liliana Segre, l’imprenditrice e modella Chiara Ferragni ha accolto l’invito della senatrice a vita e si è recata al Memoriale della Shoah di Milano. Le due donne hanno ripercorso la storia della deportazione ebraica impressa nel luogo simbolo della violenza e crudeltà del nazifascismo. La visita della Ferragni è avvenuta qualche giorno fa ma è stata annuncita il 27 giugno sul suo profilo Instagram.

«Qualche giorno fa la senatrice Liliana Segre mi ha portato alla scoperta di un luogo del quale non conoscevo nulla, il memoriale della Shoah a Milano. Ascoltare dalla voce di Liliana, come dice lei “da nonna a nipote”, la storia di chi è stato perseguitato in questo luogo a pochi passi da casa mi ha fatto soffrire e soprattutto riflettere».

«Ho capito quanto le persecuzioni che spesso pensiamo siano lontane da noi nel tempo e nella geografia, si siano invece consumate sotto casa nostra, sotto gli occhi indifferenti di molti nostri concittadini. In questo luogo ho imparato quanto restare indifferenti all’odio e alla violenza, sia a suo modo un gesto ulteriore di violenza e odio», ha aggiunto Ferragni.

«Oggi voglio condividere questa mia esperienza invitando tutti a visitare il @MemorialeDellaShoah a Milano (in Stazione Centrale) per vedere, pensare, agire. Grazie a Liliana che da donna a donna mi ha dato una lezione di vita, di umanità e di attivismo. Diciamo no all’indifferenza».

A sua volta, Liliana Segre ha voluto ringraziare Ferragni per la presenza.

«Il Memoriale della Shoah ha ormai qualche anno, ha aperto per la prima volta al pubblico nel 2013, ma ancora, persino a Milano, ci sono persone che non lo conoscono, o non sanno esattamente cosa sia o dove sia. Particolarmente preoccupante è scoprire che moltissimi taxisti non ne siano a conoscenza: se nemmeno chi ci porta le persone sa di cosa stiamo parlando vuol dire che dobbiamo attivarci diversamente».

Per questo ho pensato a Chiara Ferragni, che non solo ha un seguito enorme, ma già prima di conoscerla mi sembrava una donna di spessore. Dopo averla incontrata, prima a casa mia e poi in visita al Memoriale, ho potuto conoscere la sua curiosità e disponibilità a mettersi a servizio di questa mia richiesta. La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone. Quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?», ha sottolineato la senatrice a vita e testimone della Shoah.