L’11 settembre inaugurazione di una stele alla memoria del “Campo A per l’Aliyah Bet 1945-1948”, di Boffalora Sopra Ticino (detto “di magenta”)

Eventi

Una ricerca condotta a Magenta dal 2014 al 2017, da un gruppo nato in collaborazione fra l’Amministrazione Comunale di allora, l’ANPI e il Comitato per la Salvaguardia di Sciesopoli Ebraica di Selvino (Selvino, su questo tema, è legata al Magentino da un filo di Memoria comune), ha riportato in luce una storia locale dimenticata. Dimenticata, nonostante sia stato scritto a riguardo fin dalla fine degli anni Cinquanta.

Si tratta di una storia rilevante per il territorio: l’insediamento a Boffalora Sopra Ticino* (in Villa “La Fagiana”, presso il Ponte del Ticino), dal ’45 al ’48, del “Campo A per l’Aliyah Bet”, il principale, sul piano dirigenziale, di una rete nazionale di Campi di accoglienza agli ebrei europei sopravvissuti alla Shoah, finalizzata alla loro emigrazione nella Palestina ancora sotto mandato britannico, prima della nascita di Israele. (*Il Campo, in letteratura noto come “di Magenta”, era in realtà ubicato a Boffalora Sopra Ticino, i due Comuni in quel punto sono confinanti).

La fase di accoglienza era parte di una più vasta e ufficiale operazione gestita dalla compagine delle forze militari alleate, che indirizzavano i profughi verso vari Paesi, quali Canada, Stati Uniti, Inghilterra.

Mentre le partenze verso la Palestina, organizzate dai soli militari ebrei di quella terra (volontari nel teatro della Seconda Guerra Mondiale, inquadrati nell’esercito britannico), erano clandestine, dato che gli inglesi, per evitare contrasti col mondo arabo, vi avevano vietato l’ingresso agli ebrei (fin dal ’39, in piena persecuzione nazista).

In Italia l’operazione Aliyah Bet fu condotta dalla Brigata Ebraica e da molti volontari fra gli stessi sopravvissuti, in collaborazione con la Comunità Israelitica Italiana e col sostegno fattivo e morale del CLN.

I profughi partirono da molti porti italiani, nel caso del Campo A, da quelli liguri.

Oggi il gruppo di ricerca coronerà il suo percorso, con l’inaugurazione di una stele sul luogo della Memoria. Lo farà grazie all’incontro e alla collaborazione con il Gruppo “Percorso della Memoria Diffusa” (ANPI Provinciale di Milano, Associazione Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio – FIVL, Ecoistituto Valle del Ticino), attivo da circa tre anni, promotore in diversi Comuni del Castanese e del Magentino (alcune sezioni ANPI dei due territori sono impegnate nel progetto), della posa di questo e di molti altri pannelli, commemorativi della storia di Resistenza locale.

La stele verrà inaugurata domenica 11 settembre 2022, alle 9,30, presso Villa “La Fagiana”, il luogo della Memoria.

A seguire: visita sito Memoria e Mostra “Navi della Speranza: Aliya Bet dall’Italia 1945-1948”, gentilmente concessa dal Memoriale della Shoah di Milano.

Col patrocinio di: Comune di Boffalora Sopra Ticino, Parco del Ticino, Comune di Magenta, CDEC (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), Associazione Figli della Shoah, Fondazione Memoria della Deportazione, MuMeSe (Museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica – Casa dei bambini di Selvino), UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane).

(Foto: una parte di Villa Fagiana, Foto Architetto Motta, 1927)