di Ilaria Myr
Con un’offerta sempre più ricca e articolata, la Scuola della Comunità ebraica affronta questo primo anno post-pandemia e si prepara a introdurre molte novità nell’anno scolastico 2023 – 2024: prima fra tutte, il nuovo indirizzo di Scienze umane al liceo. Ne parla Dalia Gubbay
Una scuola dalla forte identità basata sui valori e gli insegnamenti ebraici, proiettata verso il mondo: questo è da sempre il Dna della Scuola della Comunità ebraica di Milano, che ogni anno arricchisce la propria offerta, con lo scopo di formare ragazzi ebrei capaci di muoversi nel mondo dello studio e del lavoro con consapevolezza, forti dei propri valori identitari. Prova ne è il primo posto conquistato quest’anno, per la terza volta, dal nostro liceo scientifico scienze applicate nella classifica Eduscopio dei migliori licei di Milano.
Una scuola che non si è fermata neanche durante la pandemia, e che quest’anno è ripartita più forte di prima. Sono infatti ricominciate tutte le attività scolastiche che avevano dovuto obbligatoriamente fare una pausa: viaggi, uscite e gite, riunioni di classe finalmente in presenza, ma anche incontri di approfondimento con le famiglie e recite sono ripartiti a pieno regime e con entusiasmo, grazie all’intenso lavoro del dirigente scolastico Marco Camerini e dei suoi quattro collaboratori su ogni ordine – Nadia Bellani per il nido, Diana Segre per infanzia e primaria, Daniele Cohenca per secondarie di primo grado, e Bruno Zito per quelle di II grado – e di tutti i professori della scuola. Un lavoro intenso, che guarda con positività al futuro, mantenendo però sempre alta l’attenzione nei confronti dei bambini e ragazzi, che dalla pandemia sono usciti feriti.
«Sono molto orgogliosa e soddisfatta di come è ripartita l’attività scolastica, dopo questi due anni di grandi difficoltà – spiega con grande soddisfazione Dalia Gubbay, Assessore alle scuole, che da un anno lavora a stretto contatto con il Preside e i coordinatori ed è sempre all’ascolto delle esigenze dei docenti e delle famiglie -. La scuola infatti sostiene i ragazzi non solo dal punto di vista didattico, ma anche psicologico, grazie all’ottimo lavoro della psicologa Isabella Ippoliti».
Accoglienza agli studenti stranieri e sostegno ai bisogni educativi
Molte sono le novità introdotte quest’anno che interessano trasversalmente tutti gli ordini. La prima è la creazione di un progetto di accoglienza per i sempre più numerosi studenti stranieri che vengono a studiare nella nostra scuola. L’iniziativa, denominata Accoglienza studenti NAI italiano L2, è sostenuta dalla Fondazione Scuola e finanziata dall’Ucei, che l’ha accolta con grande favore.
Un secondo importante fronte su cui la scuola si è attivata è quello del sostegno ai ragazzi con bisogni educativi speciali: per potere seguire al meglio questi ragazzi, è partita una formazione ad hoc per i docenti di tutti gli ordini, che prevederà anche incontri con le famiglie. Questo progetto si aggiunge al lavoro puntuale e trasversale seguito da molti anni dalla referente BES Eliana Feyer.
Aggiornamento degli spazi e delle infrastrutture
L’anno in corso vede anche la rinascita di alcuni spazi della scuola, nella convinzione che anche la funzionalità e la modernità degli ambienti siano determinanti per la qualità dell’offerta. Grazie al contributo della Fondazione Scuola, è stato completamente rifatto il terrazzo della primaria in cui i bambini hanno potuto festeggiare la festa di Sukkot nella bellissima Sukkà.
Grazie a EFI-Educating for impact e a una generosa donazione, poi, è stata ristrutturata l’Aula di arte e disegno per le secondarie di primo e secondo grado. Il nuovo spazio è dotato spazio degli arredi e degli strumenti più idonei per poter davvero sviluppare le materie artistiche e il disegno tecnico, perciò con grandi tavoli, sgabelli speciali, cavalletti, banchi da lavoro, taglierina e carrelli di alta qualità forniti da una ditta specializzata.
Numerosi, poi sono i progetti per ogni ordine di scuola: vediamo nel dettaglio quali sono.
Il Nido, alla scoperta del mondo
Sotto la guida della nuova coordinatrice, Nadia Bellani, il nido ha ripreso il suo importante lavoro educativo sui più piccoli, che vengono coinvolti in nuove attività: ad esempio, in pomeriggi nella biblioteca Hasbani con le mamme, tutti seduti su dei comodi cuscini, o in giochi fuori in giardino, perché, se anche se il tempo non è dei migliori, con mantelline e stivaletti da pioggia (portati da ogni famiglia) ci si può comunque divertire stando all’aria aperta! E allora si va alla ricerca di pneumatici per costruire percorsi motori e altalene, si recuperano dei pallet per costruire insieme ai genitori delle Mud Kitchen (cucine di fango) per dare la possibilità ai bambini di manipolare elementi naturali come terra, foglie e legnetti, e ancora si usano oggetti di uso comune dandogli però una chiave di lettura diversa.
Inoltre, in giardino si può lavorare nel nuovo orto (recentemente rilanciato grazie al movimento Hashomer Hatzair che l’ha dedicato a Daniel Dayan). Mentre gli spazi interni si stanno arricchendo di nuovi materiali – privilegiando i materiali naturali e i giochi di legno e/o destrutturati, rispetto ai classici giochi di plastica -, e probabilmente, ad anno finito, subiranno un importante rinnovamento.
Infanzia e Primaria: a tutto sprint!
Sempre molto attive sono anche le classi dell’infanzia dove continua l’apprezzato progetto di psicomotricità, reintrodotto nel 2021. Nuova è invece l’attività di inglese ‘Day to day English’, che vede la morà madrelingua Damiana De Filippo interagire esclusivamente in lingua con i bambini. Il progetto ha la finalità di consentire a bambini e bambine in età prescolare di familiarizzare maggiormente con l’inglese, di scoprirne in modo più naturale la peculiarità e la sonorità, divertendosi e aprendosi ad una realtà europea e internazionale sempre più multilingue. Rimane invariata l’organizzazione delle 4 sezioni, che ormai da qualche anno sono a tutti gli effetti “sezioni eterogenee”, accogliendo bambini e bambine di 3, 4 e 5 anni che insieme lavorano, giocano, esperiscono e si prendono cura vicendevolmente.
Ricchissimo è anche il programma alla primaria, dove continuano gli apprezzatissimi corsi di scacchi con il maestro Volfango Rizzi (che hanno portato l’anno scorso alcuni nostri studenti a vincere in gare regionali), i laboratori di scienze e musica, e i programmi di ebraico ed ebraismo innovativi. Quest’anno, poi, l’insegnamento della lingua ebraica, basato sul metodo Italam, è coadiuvato dalla morà Ilana, inviata appositamente dal Ministero dell’educazione israeliano per arricchire l’insegnamento attraverso un approccio da madrelingua. Prosegue anche il progetto tutor/tutee, che vede i bambini più grandi accompagnare quelli più piccoli nelle tappe importanti del percorso scolastico. Impulso viene dato anche all’apprendimento dell’inglese, grazie allo svolgimento di alcune materie, secondo l’approccio Clil, e da un corso teatro in inglese. E poi sono riprese le gite, come quella all’Oasi Zegna, o il percorso fra le pietre di inciampo a Milano. In preparazione, c’è anche un’uscita in sentiero verso la Svizzera. Sono anche previsti un corso all’affettività e sessualità e un progetto di coding per le quinte elementari, mentre è al vaglio la reintroduzione dello screening logopedico. Da ricordare l’importante contributo dato dai genitori nominati Ambasciatori della scuola – alcuni dei quali intervenuti agli open day -, per il loro impegno nel promuovere la scuola all’esterno e nel dimostrare come la positiva relazione scuola-famiglia sia sempre foriera di buone prassi e scambi di crescita.
Medie, al via il progetto di orientamento
Alle secondarie di primo grado torna il progetto di contrasto al bullismo I Respect, tenuto da Gabrielle Fellus, che quest’anno sarà svolto solo nelle classi in cui ci sono più problematiche di questo tipo. Riparte anche il corso di teatro, con il regista e attore Daniel Gol, così come il progetto di educazione all’affettività. Potenziato anche l’insegnamento dell’ebraico, basato sul metodo Bishvil haIvrit, grazie all’inviato dal Ministero dell’Educazione Yehuda, che affianca la docente, mentre in terza media viene introdotta un’ora di storia ebraica, che potrebbe poi, nel futuro, essere estesa ai primi due anni. Novità assoluta di quest’anno è l’introduzione di attività di orientamento, grazie al riconoscimento della Scuola ebraica di Milano come Centro di Orientamento, Valutazione e Career Guidance autorizzato da Asnor, l’Associazione Nazionale Orientatori (vedi box a pagina 35), che permetteranno ai ragazzi di prendere consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità.
Licei: stimolo alla creatività e approfondimento al centro
Vento in poppa anche alle secondarie di secondo grado, dove sono ripresi, come accennato in introduzione, i viaggi in Polonia – ripartiti eccezionalmente a settembre per le quinte e che riprenderanno a regime per le quarte nel 2023 – e in Israele per le classi seconde, e verranno recuperati, nel corso dell’anno, i viaggi e le gite persi durante la pandemia. «Grazie al Keren Hayesod, al Keren Kayemeth leIsrael e alla Fondazione Scuola per il viaggio in Israele siamo riusciti a fare dei prezzi calmierati per le famiglie – spiega Dalia Gubbay – che altrimenti avrebbero dovuto pagare molto di più, dato il forte aumento dei prezzi. Un ringraziamento speciale va a Daniele Cohenca, che si occupa con dedizione all’organizzazione di questi viaggi».
Al liceo scientifico è stata avviata nella prima – ma sarà estesa anche a seconda e terza – un’attività di design, progettazione e modellazione 3D di ciondoli con simboli ebraici e/o matematici. «La parte iniziale del lavoro parte dallo studio della storia del simbolo o dei simboli e la parte finale consiste nella produzione del ciondolo – spiega la professoressa Dany Maknouz -. La creatività è stimolata ma supportata da ricerca, prototipazione e raffinamento».
Per quanto riguarda il tecnico, prosegue l’importante collaborazione con la Ort, che ha intrapreso quest’anno un progetto di cittadinanza globale volto a creare un network tra scuole nel mondo. Grazie a questo progetto, coordinato dalla professoressa di inglese Simona Patierno, gli studenti lavoreranno con altri colleghi di scuole straniere su uno degli obiettivi dell’Agenda 2030. «L’obiettivo – spiega Patierno – è rendere i ragazzi più consapevoli del significato di Tikkun Olam e renderli parte attiva del cambiamento».
Fra le attività degne di nota svolte quest’anno, l’incontro con Gadiel Taché, sopravvissuto all’attentato alla sinagoga di Roma del 1982, dove perse la vita il fratellino Stefano, e la commemorazione per gli atleti israeliani assassinati alle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Altre importanti attività: nelle classi quarte e quinte il progetto I Respect, lezioni di conversazione in inglese con una nuova docente, lezioni di ebraico potenziate grazie alla professoressa Michal Kremer, moglie dello shaliach del Bené Akiva, docente accreditata, e l’organizzazione di un Kollel extra scolastico per i ragazzi che vogliono approfondire ebraismo. Diventeranno realtà, poi, gli scambi con altre scuole ebraiche, come quella di Roma e Madrid, con cui sono stati già presi accordi di collaborazione. Last but not least, parte quest’anno l’importante progetto di orientamento. Il tutto viene svolto da un corpo docente preparato e continuamente formato in diversi ambiti: dall’orientamento, con Asnor, ai criteri di valutazione, passando per il coaching, il metodo Feuerstein e i corsi allo Yad Vashem.
Dall’anno prossimo anche scienze umane
Le novità per l’anno scolastico 2023-2024 sono state presentate durante l’open day del 30 novembre, dove i partecipanti hanno potuto ascoltare l’offerta didattica e visitare gli spazi. La più importante è l’introduzione del liceo di scienze umane, molto apprezzato dai ragazzi e dalle famiglie e che è stato illustrato dal Preside delle scuole FAES, in cui funziona da anni, con cui è stata avviata una collaborazione che porterà soprattutto all’introduzione delle certificazioni in inglese per tutti gli ordini. Molti sono anche i progetti in cantiere, che dovrebbero essere ultimati per il prossimo anno scolastico, grazie sempre alla Fondazione Scuola e a donazioni. Fra questi vi è la ristrutturazione dell’Aula Magna e della palestra maschile, una nuova dotazione informatica e potenziamento della rete WI FI per tutta la scuola, il rifacimento del laboratorio di chimica e la creazione di una nuova Sala medica in cui introdurre nuovi progetti formativi. Allo studio anche il lancio e l’implementazione del nuovo Sito della scuola.
La Scuola Ebraica diventa Centro di Orientamento certificato Asnor
La Scuola ebraica di Milano è diventata, a fine novembre, un Centro di Orientamento, Valutazione e Career Guidance autorizzato da Asnor, l’Associazione Nazionale Orientatori. Secondo le rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Territoriale, la Scuola Ebraica è la prima a Milano ad avere implementato un progetto di questa portata con l’avallo di Asnor: un riconoscimento dunque importante al lavoro innovativo che la Scuola sta conducendo per fornire agli studenti
strumenti concreti per sviluppare le proprie competenze, prendere consapevolezza di sé e dei propri talenti
e per aiutarli a definire i propri obiettivi futuri. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Scuola: per diven- tare Centro di Orientamento riconosciuto occorre infatti che la Scuola abbia almeno tre docenti che hanno seguito la formazione specifica per orientatori scolastici professionisti e siano iscritti al relativo registro nazionale e che esista un team di lavo- ro, costituito per il momento da cinque insegnanti, in grado di portare avanti un percorso strutturato per gli studenti. Il progetto orientamento è nato su iniziativa della professoressa Kamkhagi, cui De Agostini Scuola aveva commissionato la redazione di fascicoli specifici per formare gli insegnanti all’orientamento degli studenti. «Quest’anno partiremo con le prime tre classi della secondaria di primo grado e le ultime due di secondo grado – spiega Vanessa Kamkhagi a Bet Magazine Mosaico -, attraverso percorsi integrati di attività e di checklist, adatti a ogni fascia d’età, che dovrebbero lavorare sulla consapevolezza di sé, sui propri punti di forza e sulle proprie aree di miglioramento per fare capire ai ragazzi che cosa siano più
portati a fare. Alle medie verranno svolte delle attività integrate con altri professori, mentre al liceo utilizzerò i materiali da me sviluppati per De Agostini Scuola».
Oltre a percorsi di classe, il nuovo progetto prevede anche attività individuali di orientamento e coaching, incontri con famiglie su richiesta e follow up classe per classe. Dopo questo primo anno, non è escluso che possa estendersi, magari il
prossimo anno, anche alla scuola elementare con metodi e strumenti sviluppati ad hoc per i più piccoli.