di Redazione
La compagnia di bandiera israeliana, EL AL, in collaborazione con l’organizzazione no profit educativa israeliana, StandWithUs, ha rilanciato un programma istruttivo di successo in sinergia con El Al Ambassadors dopo due anni di chiusura a causa del COVID-19.
Si tratta di un’iniziativa educativa che mira a far conoscere Israele in modo più diretto, approfondito e inedito al grande pubblico, grazie ad alcuni assistenti di volo e piloti qualificati che si sono resi disponibili – su base volontaria – a raccontare le loro storie e le loro vicende personali legate a Israele.
In breve, durante le soste tra un volo e l’altro, questi dipendenti volonterosi si fermano vestiti a tutto punto e in uniforme nelle università, nei centri religiosi e in altri spazi pubblici per aiutare le persone ad avvicinarsi allo Stato ebraico a vedere Israele attraverso gli occhi della sua gente. Si tratta di veri e propri “ambasciatori”, orgogliosi di rappresentare il volto più accogliente e vitale di una società aperta e in continua trasformazione.
Nel corso di questo programma si è attivato anche Dimitriy Stepanov, un anziano assistente di volo di EL AL, nato in Ucraina ed immigrato in Israele. Di recente Stepanov ha volato sui voli di EL AL che trasportavano rifugiati ucraini e per questo ha deciso di condividere la sua storia personale nell’ambito del programma Ambassadors.
Un’iniziativa che si rivela anche utile per incentivare il turismo in Israele in un momento in cui il mondo globale si sta riadattando dopo alla pandemia. Non a caso il turismo in Israele è di nuovo alle stelle e questo programma rappresenta un modo diverso e stimolante per far avvicinare le persone a Israele.
«Prendo parte a questo programma perché credo davvero nel suo obiettivo principale, ossia di mostrare la bellezza e la diversità di Israele – ha dichiarato Stepanov in un articolo apparso in questi giorni su The Algemeiner –. Spero di cambiare il modo in cui le persone vedono noi israeliani e far sì che possano apprezzare la bellezza del nostro Paese e dei suoi abitanti. La mia storia è quella di un normale israeliano con le sue esperienze quotidiane; esperienze che non sono altro che il riflesso di dozzine di altre storie simili di persone che vivono in Israele, vite di cui non sentiresti parlare in altri media locali o su Instagram. Sono storie di semplice verità».
Seguono le parole di Adam Rubin, primo ufficiale di EL AL, da sette anni che partecipa a questa originale iniziativa. «Sono orgoglioso di prendere parte a questo programma perché voglio condividere la storia della nostra gente così come i valori e le complessità che sono alla base del nostro Paese. Come persona che ha scelto di fare aliyah in Israele dal Canada, è un modo per ripagare il sogno che ho realizzato».
EL AL Ambassadors è stato lanciato per la prima volta nel 2011 e centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo hanno già partecipato a questi programmi people-to-people e molti altri eventi sono previsti per il 2023.
Limor Bozaglo, vicepresidente delle risorse umane di EL AL, ha affermato che «EL AL è orgogliosa di riportare in vita il progetto degli ambasciatori dopo anni di attività di successo. un progetto unico nel panorama israeliano, con tutto ciò che viene fatto per amore del Paese e con gli sforzi volontari di tutti. I nostri ambasciatori volontari stanno svolgendo un lavoro non meno sacro, avvicinando i cuori e cambiando il modo in cui viene visto Israele. È mio privilegio ringraziare ed esprimere la mia gratitudine a Efrat Ralbrook, che gestisce il progetto di ambasciatore EL AL dal 2018, nonché a Shani Yahav e Alik Harpaz, che gestiscono il programma di formazione».
Conclude Michael Dickson, direttore esecutivo, StandWithUs-Israele: «Rendo omaggio a El Al per aver messo in primo piano e al centro le proprie credenziali in bianco e nero e per aver investito nel proprio personale come volto di Israele. Non è scontato che le società commerciali assumano un ruolo del genere e le plaudiamo per questo. StandWithUs è orgoglioso di collaborare con gli ambasciatori di El Al per consentire a questo personale di volo professionale israeliano meraviglioso, carismatico, di talento e diversificato di raccontare la storia di Israele attraverso i loro occhi, a un pubblico globale».