di Roberto Zadik
Il grande attore israeliano Chaim Topol è scomparso il 9 marzo, a 87 anni.
Israele piange Chaim Topol, uno dei suoi attori più dotati ed espressivi, scomparso giovedì 9 marzo a 87 anni, dopo una lunga battaglia con il morbo di Alzheimer.
Dirompente, carismatico e vitalissimo Topol, nato a Tel Aviv il 9 settembre del 1935, da famiglia ebraica russa fortemente ortodossa, è diventato famoso sulla scena artistica internazionale per il ruolo di Teyve il lattivendolo al centro del musical Il violinista sul tetto. Il film, eccezionale trasposizione cinematografica del romanzo dello scrittore ucraino Shalom Aleichem, è diventato famoso, oltre che per la colonna sonora, per essere stato un vibrante manifesto dello scomparso mondo ebraico Est Europeo degli shtetl, piccoli centri in cui gli abitanti vivevano con semplicità dedicandosi alla religione e parlando lo Yiddish.
In molti hanno rievocato la lunga carriera e la brillante personalità di questo grande attore, primo fra tutti il Times of Israel in un articolo firmato da Amy Spiro. Marito e padre devoto di tre figli, generoso e dedito alla filantropia, il protagonista de Il violinista sul tetto, diretto nel 1971 dal bravo regista canadese Norman Jewison che, due anni dopo, ha realizzato un altro celebre musical come Jesus Christ Superstar, è stato ricordato da una serie di personalità del mondo politico israeliano.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha definito Chaim Topol come un “gigante della cultura israeliana e uno degli artisti più straordinari del nostro Paese”. Anche il premier Netanyahu l’ha definito “interprete versatile estremamente energico e magnetico che ha rappresentato, in maniera straordinaria, Israele nel mondo; il suo contributo attraverserà le generazioni”. L’attrice Rivka Michaeli, 84enne, ha ricordato la sua forte identità israeliana e come questo suo patriottismo fosse un elemento fondamentale della sua personalità.
Ma qual è stato il suo percorso artistico e com’è cominciato? La sua carriera ha avuto inizio mentre stava completando il servizio militare, periodo in cui ha incontrato la sua adorata moglie Galia Finkelstein sposata nel 1956 e compagna di una vita. In un primo tempo si era dedicato a una serie di produzioni teatrali fino al suo esordio cinematografico, nel 1961, a soli 25 anni. Nel 1967, si è follemente innamorato del ruolo del violinista di Aleichem, ben prima del film con Jewison. Egli, infatti, ha continuato a recitare quella parte, per anni, in centinaia di spettacoli, prima di prendere parte al lungometraggio ed è andato avanti a rappresentarlo, in giro per il mondo, in varie tournè fino al 2009 anno in cui ha detto definitivamente addio a quel personaggio, dopo una serie di spettacoli di grande successo negli Stati Uniti.
Una vera ossessione e non solo una delle sue parti, quella di Topol per Teyve, il simpatico lattivendolo coraggioso padre di famiglia. Era un cantante dalla voce possente come ben si sente nel brano If I was a rich man, (Se fossi un uomo ricco) uno dei principali pezzi del musical. Per calarsi al meglio nel non facile ruolo, fece di tutto per sembrare più anziano della sua età; era un giovane trentenne e, usando un forte trucco e bizzarri vestiti, è riuscito a sembrare un uomo di 75 anni che nonostante l’età conservava fede e vigore psicofisico.
In una intervista del 2015, Topol, modesto ed autoironico, si disse sorpreso dal continuo successo internazionale, dalla Francia alla Cina, e di come la gente ancora lo fermasse per strada chiedendogli “Lei è davvero Chaim Topol?”. Nella sua carriera egli si è segnalato non solo per il suo ruolo più famoso, che gli è valso svariate candidature all’Oscar come migliore attore, ma anche per altri ruoli intensi come quello di Galileo Galilei, nel film del 1975 diretto da Joseph Losey, quello del supereroe Flash Gordon, con la colonna sonora firmata dai Queen nel 1980; ha recitato anche in pellicole d’azione come Solo per i tuoi occhi episodio della saga dello 007 James Bond firmato da John Glenn nel 1981.
Attore, cantante, disegnatore, il vivace Topol ha cercato di restare sempre attivo, fino all’ultimo, dichiarando in un’intervista alla tv israeliana del 2005 “sto facendo più cose di quante ne abbia fatte prima d’ora, mi sono sempre divertito a compiere più azioni nello stesso momento”. Successivamente gli anni bui della malattia e la scomparsa di questo energico attore dal sorriso accattivante e dal carisma travolgente.