di Michael Soncin
La società israeliana Sonovia ha siglato un accordo con il colosso francese di moda Kering per includere l’esclusiva tecnologia della tintura del filato nella produzione dei loro capi in denim, al fine di ridurre le emissioni di gas serra del 40%.
Sonovia è conosciuta per i suoi studi all’avanguardia in materia di ecosostenibilità, nel campo del settore tessile. Per rendere i filati color indaco, la compagnia nata in Israele, sfrutta la tecnologia agli ultrasuoni denominata D(y)ENIM senza l’utilizzo di fissanti chimici. Si stima che il mercato della tintura utilizzato nell’industria del jeans raggiunga annualmente la cifra di 1,5 miliardi di dollari.
I metodi tradizionali richiedono in media 60.000 litri d’acqua nei processi di colorazione e si basano su sostanze inquinanti fissanti come gli idrosolfiti. Invece con la procedura messa a punto da Sonovia, come viene spiegato su ISRAEL21c, il consumo d’acqua viene ridotto fino all’85% ed è totalmente assente il consumo di agenti dannosi per l’ambiente.
Sonovia ha stretto anche una collaborazione con l’azienda italiana PureDenim, conosciuta a livello internazionale nello sviluppo del denim, socia nell’accordo con il gruppo di moda Kering, che ha al suo interno marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga e Alexander McQueen.
Luigi Caccia, CEO di PureDenim ha detto: «La tecnologia di Sonovia rappresenta il passo finale verso una tintura indaco a impatto quasi zero. Avere partner lungimiranti come Sonovia e Kering ci dà il coraggio di affrontare sfide che fino a ieri sembravano irraggiungibili».
Mentre Roy Hirsch, CEO di Sonovia, ha affermato che l’accordo con Kering «conferma che la tecnologia di tintura indaco di Sonovia è la tecnologia del futuro per il settore tessile. L’accordo ne rivoluzionerà l’industria, aumentando la sostenibilità nel mondo della moda».
Fonte foto: Sonovia
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