di Roberto Zadik
Il risultato del partito di estrema destra Alternative Für Deutschland (Afd) alle recenti elezioni tedesche sta facendo molto discutere non solo in Germania, dove non sono mancate proteste e contestazioni a Berlino e a Amburg (nella foto una manifestazione), ma anche a livello mondiale e negli ambienti ebraici di vari Paesi. A cominciare dal Congresso Ebraico Mondiale con sede a New York che ha espresso forti preoccupazioni per l’entrata del Partito di estrema destra Afd nel parlamento del paese.
Nonostante il partito da subito appaia diviso e non così forte, lo stesso si tratta di una grande minaccia e secondo molti di un cupo ritorno al passato. « E’ vergognoso che un Partito del genere sia entrato nel Governo tedesco per promuovere il suo infame programma » ha immediatamente dichiarato il presidente del Congresso, Ronald Lauder, in un indignato comunicato stampa. Stando a quanto riporta il sito francese Le Monde Juif, nella nota, Lauder si è congratulato con Angela Merkel definendola « un’autentica amica d’Israele e del popolo ebraico, e sono felice per la sua nuova vittoria alle elezioni legislative di domenica ».
Oltre a questo intervento ve ne sono stati altri, come quello del Consiglio Centrale degli Ebrei Tedeschi che ha aspramente criticato la rappresentazione politica del Paese in mano all’estrema destra. «Le nostre paure si sono concretizzate » così ha annunciato Josef Schuster presidente del Consiglio esprimendo preoccupazione per un partito che « denigra le minoranze nel nostro Paese non solo a livello regionale ma anche nazionale presenti nel Bundestag ».
Il partito è riuscito ad arrivare al 13 %, dal 5 % iniziale, con un’inaspettata rimonta, diventando il terzo schieramento più potente all’interno del Bundestag, Parlamento tedesco. Un risultato senza precedenti, dai tempi della Seconda Guerra Mondiale e dagli anni tremendi del nazismo, dal quale la Germania aveva subito preso le distanze, che ha gettato nel panico vari gruppi ebraici europei e statunitensi.
A questo proposito, l’agenzia Reuters si sofferma su ulteriori reazioni fornendo informazioni e dettagli in merito a questo argomento. Lauder ha aggiunto: « Il partito AFD dovrebbe essere fuorilegge e che ora ha la possibilità di promuovere i suoi vili progetti al mondo intero ».
Reuters fa sapere l’AFD ha ripetutamente condannato l’immigrazione negando però qualunque atteggiamento antisemita o antisraeliano. Il Congresso degli Ebrei Europei ha invece invitato i partiti di centro a bloccare in ogni modo qualsiasi coalizione con questo partito estremista. « Alcune delle sue opinioni mostrate in campagna elettorale diffondono un livello di intolleranza che non si era mai visto in Germania per molti decenni e che devono sconcertare la Germania e gli ebrei europei » hanno comunicato i suoi membri. Reuters riprende l’intervento di Schuster riportato su « Monde Juif » ampliandolo e aggiungendo che egli ha sottolineato come « tollerare le idee dell’AFD incita l’odio contro le minoranze e non dovrà trovare chi lo rappresenta in Parlamento e nelle legislature ». « Mi aspetto » ha aggiunto « che le nostre forze democratiche svelino la vera natura di questo Partito e le sue vuote e pericolose promesse populiste ». In Germania attualmente 200mila ebrei che finora hanno vissuto in un clima pacifico e tollerante, secondo quanto si dice ufficialmente da anni, nonostante i dati sui crimini antisemiti riportati dalla polizia siano cresciuti del 4 percento quest’anno arrivando a 681 atti rispetto allo stesso periodo l’anno scorso.
Gauland: “la Comunità ebraica non deve avere paura”
Intanto poche ore dopo l’uscita dei risultati elettorali Alexander Gauland ha fatto una dichiarazione su Israele che ha suscitato non poche preoccupazioni.
«Certo che siamo al fianco di Israele – ha detto – ma è discutibile il fatto che il diritto di Israele a esistere sia un principio della ragion di Stato tedesca. Se così fosse dovremmo essere pronti a usare il nostro esercito per difendere Israele, e siccome in Israele c’è una guerra continua, ecco mi sembra privo di senso».
Immediate le proteste del Consiglio centrale degli ebrei in Germania: «Purtroppo le nostre paure sono diventate realtà», ha detto il presidente Joseph Schuster.
Subito Gauland ha rassicurato la Comunità ebraica nel corso della conferenza
stampa di governo a Berlino in un’intervista a un giornale israeliano. “La comunità ebraica non ha motivo di preoccuparsi». E a un giornalista israeliano dichiara: «Non ho preso personalmente contatti con la comunità ebraica ma l’esistenza dello stato di Israele è un punto importante per noi e lo sosterremo».