Erano in due, i ladri che hanno agito a Milano. E due i complici in Israele che avrebbero dovuto vendere la refurtiva. Sono stati arrestati e tutti gli argenti del Tempio centrale di Milano sono stati recuperati, anche la chiave d’oro dell’Aron Ha-Kodesh.
Un brillante risultato frutto della collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e i responsabili della Comunità milanese. Grazie alle telecamere di sicurezza, il responsabile materiale del furto è stato identificato rapidamente e i suoi spostamenti ricostruiti, fino all’approdo, in Israele, con i preziosi e storici argenti.
Il riserbo mantenuto nelle prime ore di indagine ha consentito di risalire ai complici e alla rete di ricettazione. Il commercio di antichità di Judaica è un business fiorente e basta sfogliare i cataloghi delle aste internazionali per vedere quale sia il valore di questi oggetti, soprattutto sul mercato americano, affamato di oggetti d’antiquariato.
Ma per gli ebrei milanesi, questi non sono oggetti antichi e preziosi, sono la luce che onora il Sefer Torà, il Rotolo della Legge, ogni Shabbat, ogni festa viva e presente nella quotidianità dell’ebraismo. Durante la festa di Simchat Torà, la Gioia della Torà, quando tutti i Sifré Torà vengono estratti dall’Aron Ha-Kodesh e portati in braccio dai fedeli lungo tutto il perimetro del Tempio, le Ataroth brillano, i Rimonim risuonano come allegri campanelli, portando commozione e gioia, e simboleggiando la luce e la gioia che la Torà, la Legge di Dio, deve portare nel cuore di ogni ebreo.
È questo il loro vero valore.
Per questo oggi è un giorno di festa nella Comunità milanese e in tutto l’ebraismo italiano.
Il Presidente della Comunità Roberto Jarach ha dichiarato: “Nei prossimi giorni conosceremo i dettagli dello svolgimento dei fatti ancora al vaglio degli inquirenti. Tutta la refurtiva è stata recuperata e, dopo riconoscimento ufficiale in Israele potrà essere riportata in Italia.
Nel dare questa lieta notizia, mi preme sottolineare la valenza fondamentale delle immediate azioni messe in atto da rav Schunnach, che ha tempestivamente allertato la sua rete di conoscenze nel mondo dei collezionisti di Judaica, l’efficenza dei Carabinieri e, tramite Interpol l’efficacia dell’azione delle forze dell’ordine israeliane”.
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E’ di qualche ora fa la notizia del clamoroso furto avvenuto presso la Sinagoga storica di via Guastalla a Milano, punto di riferimento della comunità ebraica che conta più di 10.000 iscritti. Dalle prime indiscrezioni pare che sconosciuti si siano introdotti nel Tempio sottraendo dall’Aron Ha-Kodesh i preziosissimi argenti dei Sifrei Torah (Rotoli della Torà): Keter, Tas, Rimonim.
Gli accertamenti sulle dinamiche del furto e sui possibili responsabili sono partiti immediatamente. Il presidente e le autorità della Comunità si sono attivati per facilitare le indagini delle forze di polizia e verificare l’entità dei danni.
Il primo ad accorgersi del furto, stamattina, è stato rav David Schunnach. Nel corso dei preparativi per lo shabbat Rosh Kodesh di domani, si è accorto della sparizione della chiave d’oro per l’apertura dell’Aron Ha-Kodesh (armadio sacro). Dopo essere riuscito ad aprire l’armadio con una chiave di riserva, rav Schunnach si è trovato di fronte alla sconcertante scoperta ed è stato colto da malore.
Parole di costernazione e grande preoccupazione sono giunte dal presidente della Comunità, Roberto Jarach che ha dichiarato: “stiamo accelerando al massimo le indagini coordinandoci con le forze dell’ordine per appurare al più presto chi siano i responsabili”.
Ad un primo, sommario bilancio, si parla di almeno sei coppie di Rimonim, i puntali d’argento cesellato che sovrastano il Sefer Torà, e di almeno quattro Ataròth (o Keter – corone). Quello che fa più male agli ebrei milanesi è il fatto che si tratta anche di oggetti d’epoca, risalenti al Sei / Settecento, che sono rimasti in seno alla Comunità nei secoli, anche nei momenti più bui delle persecuzioni, delle fughe, della Shoah.
Uno sfregio al Tempio Centrale dell’ebraismo milanese, al cuore stesso della città.