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La parola tregua martedì mattina sembrava essere diventata quasi realtà: Israele aveva infatti accettato la bozza di tregua egiziana a partire dalle 9 locali, cessando i bombardamenti. Hamas, invece, ha continuato a lanciare razzi sulle città del Sud di Israele. Una pioggia di razzi, che ha portato alle 14 il premier israeliano Nethanyahu a ordinare alle forze di sicurezza di riprendere gli attacchi «contro le centrali del terrorismo a Gaza» .
E nel pomeriggio la notizia della morte di un civile israeliano ucciso al valico di Erez (fra Israele e Gaza) da un colpo di mortaio sparato dalla Striscia. La vittima, un 37enne, era membro di un’associazione di volontariato israeliana impegnato al valico di Erez a distribuire cibo ed acqua alle truppe israeliane ammassate al confine.
«Hamas pagherà il prezzo per la decisione di continuare l’escalation», ha detto Nethanyahu -. Eravamo pronti a risolvere diplomaticamente questo conflitto ma Hamas non ci ha lasciato altra scelta». Mentre il Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman non usa mezzi termini: «Bisogna rioccupare la Striscia di Gaza».
Intanto da martedì mattina è in Israele il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, per una visita di 72 ore. «La tregua deve essere rispettata» ha detto la Mogherini durante una visita ad Ashdod a una casa colpita dai razzi, suggerendo alla volta di Hamas «di ascoltare l’appello lanciato dal presidente palestinese Abu Mazen».
Come riporta Maurizio Molinari sulla Stampa, “la proposta di tregua egiziana scade alle 9 di questa sera ora locale dunque Israele e Hamas possono teoricamente ancora accoglierla cessando gli attacchi. C’è attesa per l’intervento che farà il leader di Hamas all’estero, Khaled Meshaal. Intanto Washington ha lanciato un appello ad Hamas: Vorremmo che accettasse la proposta di cessate il fuoco fatta dall’Egitto», ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. «Questo aprirebbe ad una più ampia discussione. Non sono pessimista su un cessate il fuoco», ha aggiunto”.
Ed è sempre Molinari sulla Stampa a fornire un racconto dettagliato ed esaustivo di quello che succede in israele, nel suo webdoc Gerusalemme Day by day. Diario dal cuore del mondo.