di Roberto Zadik
Insabbiato e nascosto per mezzo secolo da un’immagine aperta e molto “Jewish friendly”, l’antisemitismo negli Stati Uniti invece è ben radicato e lo dimostra l’escalation di recenti episodi di intolleranza antiebraica che si sono verificati in varie zone del Nordamerica. Del resto pare che non sia una novità recente e anzi diversi sono stati i film che, dalla fine degli anni ’80, si sono soffermati su questo tema come “Talk Radio” di Oliver Stone, “American History X” e il bellissimo “The Believer” con un Ryan Gosling ben prima di “La la land” agli esordi e già bravissimo. Ebbene il problema si sta intensificando e secondo Ynet News i vertici delle organizzazioni ebraiche americane invitano Trump a prendere posizione su questo preoccupante fenomeno.
A questo proposito recentemente Malcolm Hoenlein, vice portavoce della Conferenza dei Presidenti delle Maggiori Organizzazioni Ebraiche Americane ha invitato il presidente americano Trump a condannare con la maggiore fermezza possibile, alla luce dei crescenti e preoccupanti fenomeni.
Nella sua dichiarazione, rilasciata domenica scorsa, Hoenlein ha detto “penso che il presidente ci aiuterà a sistemare la situazione abbassando i toni dell’antisemitismo” e riguardo all’aumento dell’odio egli ha sottolineato la sua speranza nell’aiuto del nuovo Capo dello Stato e che “agisca con fermezza e chiarezza riguardo a questo problema”.
Nell’ultimo anni infatti negli Stati Uniti, famosi per essere pieni di ebrei che ci vivono e molto amici di Israele, gli incidenti sono aumentati verificandosi in 27 dei 54 Stati Americani e recentemente in Canada ci sono state parecchie minacce telefoniche di attentati.