“Noi cittadini d’Israele, che desideriamo che il nostro sia un Paese sicuro e fiorente, siamo preoccupati per la continua situazione di stallo politico e per il proseguimento delle attività di occupazione e insediamento che portano a ulteriori scontri con i palestinesi e minano le possibilità di un compromesso”.
Questo è quanto si legge in una petizione in cui si chiede agli Stati Europei di riconoscere la Palestina come Stato, sottoscritta, fra gli altri, da Abraham Yehoshua, Amos Oz e David Grossmann, insieme ad altri 800 israeliani di tutti i settori della società civile. L’iniziativa è stata promossa da Alon Liel e dai fondatori dell’associazione ‘Peace Now‘, Amiram Goldblum e Naftali Raz e, secondo quanto ha spiegato ad Haaretz l’associazione Gush Shalom, ha ricevuto quasi 900 sottoscrizioni, tra cui quelle del Nobel israeliano Daniel Kahneman, dell’ex presidente della Knesset, Avraham Burg, e dell’ex ministro Yossi Sarid.
La petizione con una lettera è stata inviata ai parlamenti belga, danese e irlandese, che stanno per votare delle mozioni che chiedono appunto il riconoscimento della Palestina, proprio come hanno già fatto, sempre con mozioni non legislative, le Camere di Francia e Gran Bretagna (mentre la Svezia ha già di fatto riconosciuto la Palestina unilateralmente).
“E’ chiaro che le prospettive per la sicurezza e l’esistenza di Israele dipendono dall’esistenza di un di Stato palestinese a fianco di Israele – prosegue la lettera -. Israele dovrebbe riconoscere lo Stato di Palestina e la Palestina dovrebbe riconoscere lo Stato di Israele, sulla base dei confini del 1967. La vostra iniziativa per riconoscere lo Stato di Palestina – conclude la lettera ai parlamenti europei – farà avanzare le prospettive di pace e incoraggerà israeliani e palestinesi a porre fine al loro conflitto”.