Ai Giochi di Parigi Israele conquista (finora) 6 medaglie: Oro e argento nel Surf, due argenti e un bronzo nel Judo, argento nella ginnastica

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di Redazione

Ai Giochi Olimpici  Parigi 2024, gli Judoka israeliani Inbar Lanir e Raz Hershko vincono l’argento, Peter Paltchik il bronzo, i windsurfisti Sharon Kantor e Tom Reuveny rispettivamente argento e oro, mentre  il ginnasta Artem Dolgopyat conquista l’argento

 

Grandi soddisfazioni per Israele, che vede sei dei suoi atleti conquistare prestigiose medaglie: nel judo, nel windserf e nella ginnastica, a Parigi 2024. Iconica l’impresa della talentuosa Raz Hershko, che ha ottenuto l’argento nella finale femminile oltre i 78 kg, battendosi contro la formidabile brasiliana Beatriz Souza.

Nonostante una brillante performance, la ventiseienne Hershko è stata messa in difficoltà all’inizio del combattimento, quando la Souza è riuscita a realizzare un “Waza-ari”, una tecnica di lancio che assegna un punteggio significativo. Questo ha impedito a Hershko di recuperare nel corso del match. Tuttavia, il suo percorso verso la finale è stato straordinario: in semifinale, ha sconfitto la turca Kayra Ozdemir in soli 15 secondi, assicurandosi un posto in finale con una vittoria fulminea.

Hershko, che si allena fin da quando aveva quattro anni, è una figura di spicco nel mondo del judo, non solo per i suoi successi ma anche per i suoi legami familiari: è infatti la nipote dell’attuale capo allenatore della squadra israeliana di judo, Shany Hershko. La sua carriera è costellata di successi, tra cui il primato mondiale nella sua categoria di peso e medaglie conquistate ai campionati europei e alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Un momento particolarmente toccante della sua carriera recente è stato ad aprile, quando ha dedicato la vittoria ai Campionati Europei di Judo a Zagabria, Croazia, a Yonatan Goutin, un judoka israeliano che ha perso la vita salvando civili da un attacco di Hamas nel Kibbutz Be’eri il 7 ottobre.

La medaglia d’argento di Hershko si aggiunge al bronzo conquistato da Peter Paltchik nella categoria maschile sotto i 100 kg, ottenuto giovedì scorso battendo lo svizzero Daniel Eich. Subito dopo, la judoka israeliana Inbar Lanir ha arricchito ulteriormente il medagliere israeliano con un altro argento nella categoria femminile sotto i 78 kg.

Come riporta il Times of Israel  Lanir, 24 anni, ha conquistato la medaglia d’argento dopo una combattuta finale contro l’italiana Alice Bellandi. Lanir aveva precedentemente trionfato contro la mongola Otgonbayaryn Khüslen, l’olandese Guusje Steenhuis con un ippon, un punto pieno, in 23 secondi, e la tedesca Anna-Maria Wagner in semifinale. Questo risultato rappresenta la seconda medaglia d’argento olimpica per Israele nel judo e la quindicesima in totale per il paese.

 

Intervistata poco dopo la premiazione, Lanir ha espresso la sua gioia. Indossava uno scrunchie giallo per onorare gli ostaggi israeliani a Gaza, dichiarando che questo gesto aveva un profondo significato. Ha parlato della difficoltà di allenarsi durante la guerra, trovando motivazione nel rappresentare Israele e portare speranza attraverso lo sport.

Nel frattempo, Peter Paltchik ha vinto il bronzo nella categoria maschile sotto i 100 kg, battendo lo svizzero Daniel Eich. Dopo una serie di incontri vittoriosi, Paltchik ha condiviso l’emozione e la commozione per il difficile periodo che il suo paese sta vivendo, dedicando la vittoria alla sua famiglia e al suo allenatore Oren Smadga, che ha recentemente perso il figlio in combattimento a Gaza.

Nel sesto giorno delle Olimpiadi, i windsurfisti Sharon Kantor e Tom Reuveny si sono qualificati per le semifinali, puntando entrambi al podio nonostante i numerosi ritardi dovuti alle condizioni meteorologiche. In finale hanno vinto rispettivamente argento e oro.

I nuotatori israeliani, nonostante ottime prestazioni nelle semifinali, non sono riusciti a raggiungere le finali. Anche l’arciere Roy Dror e la surfista Anat Lelior hanno visto terminare la loro avventura olimpica.

La squadra equestre israeliana, composta da Ashlee Bond, Daniel Bluman e Robin Muhr, si è qualificata per la finale del salto a squadre, con Bond che ha espresso orgoglio e determinazione per il prossimo turno.

Israele celebra così ben tre successi nel judo a Parigi 2024, dimostrando ancora una volta il valore e la determinazione dei suoi atleti sul palcoscenico internazionale.

Infine è arrivato l’argento di Artem Dolgopyat per la Ginnastica artistica ne corpo libero uomini.

 

Sport e resilienza

Nel 2024, la partecipazione israeliana è stata oggetto di controversie. Ventisei legislatori francesi e palestinesi, insieme ad alcune organizzazioni sportive internazionali, hanno richiesto sanzioni contro Israele, criticando l’impatto del conflitto israelo-palestinese sugli atleti e sulle infrastrutture sportive palestinesi. Tuttavia, Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ha dichiarato che non ci sono mai stati problemi riguardo la partecipazione di Israele e ha avvertito gli atleti contro boicottaggi e discriminazioni.

Yael Arad, presidente del Comitato Olimpico di Israele, ha confermato la presenza degli atleti israeliani con misure di sicurezza adeguate. Alla cerimonia di apertura, il judoka Peter Paltchik e la nuotatrice Andrea Murez hanno avuto l’onore di essere i portabandiera di Israele.

La costanza di Israele nella partecipazione olimpica, nonostante le tensioni politiche, dimostra la resilienza del paese e l’importanza attribuita allo sport come mezzo di rappresentanza e orgoglio nazionale. La scelta di portabandiera riflette l’impegno di Israele nel valorizzare i suoi atleti e nel garantire che le Olimpiadi rimangano un simbolo di unità e pace.

 

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  • Secondo quanto riportato dai media ebraici, mercoledì sono state rafforzate le misure di sicurezza per gli atleti israeliani alle Olimpiadi di Parigi 2024, in vista delle possibili rappresaglie delle autorità per i recenti omicidi di alti funzionari di Hamas e Hezbollah. La decisione di rafforzare la sicurezza della delegazione israeliana è stata presa in seguito all’uccisione del leader di Hezbollah, Fuad Shukr, in un attacco israeliano avvenuto martedì sera e all’assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto in seguito e su cui Israele non ha rilasciato dichiarazioni.