Papa Pio XII

All’Università Gregoriana, una conferenza su Pio XII e gli ebrei

Eventi

di Nathan Greppi
Ha suscitato scalpore, negli ultimi giorni, la notizia del ritrovamento di una lettera del 12 dicembre 1942, dalla quale si evince come Papa Pio XII fosse al corrente già allora di ciò che avveniva nei campi di concentramento nazisti.

Più in generale, dagli Archivi Vaticani sono emersi in tempi recenti dei nuovi documenti che gettano una nuova luce sul ruolo del Vaticano durante la Shoah, resi fruibili per la prima volta nel marzo 2020 da Papa Francesco. Il loro contenuto verrà presentato al pubblico e ai giornalisti da lunedì 9 a mercoledì 11 ottobre nel corso di un convegno alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, intitolato New Documents from the Pontificate of Pope Pius XII and their Meaning for Jewish-Christian Relations: A Dialogue between Historians and Theologians (“I nuovi documenti del Pontificato di Pio XII e il loro significato per le relazioni ebraico-cristiane: un dialogo tra storici e teologi”).

Il convegno, che si svolgerà sia in italiano che in inglese nell’Aula Magna dell’ateneo, è suddiviso in sette sessioni per tre giorni: la prima sessione, che si terrà lunedì 9 ottobre, affronterà le politiche adottate da Pio XII nei confronti del fascismo, del nazismo e del comunismo.

La seconda sessione, martedì 10 ottobre, esplorerà la visione del mondo del Vaticano in generale e sulla Shoah in particolare, con riferimenti ai punti di vista che plasmarono le decisioni dei funzionari, prelati e laici facenti parte della cerchia del Papa. Nella terza sessione verranno trattate la teorizzazione e la messa in atto delle leggi razziali, prima in Germania e poi in altre nazioni europee, tra cui l’Italia. La quarta sessione sarà dedicata al salvataggio degli ebrei, con particolare attenzione all’80° anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma.

Mercoledì 11 ottobre si terranno la quinta, sesta e settima sessione. Innanzitutto verranno illustrate le reazioni dei diplomatici papali di fronte alla crisi dei rifugiati e agli orrori della Shoah. In seguito verranno raccontati episodi in cui il Vaticano aiutò criminali di guerra nazisti condannati in tribunali militari internazionali. Infine, verrà ripercorso il graduale cambiamento interno alla Chiesa che portò alla dichiarazione Nostra Aetate del 1965, quando il Concilio Vaticano II pose fine all’impostazione antisemita che per secoli ha ne ha segnato i rapporti con il mondo ebraico.

Tra gli ospiti, figurano Rav Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma; Iael Nidam-Orvieto, Direttrice dell’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme; Claudio Procaccia, Direttore del Dipartimento Cultura della Comunità Ebraica di Roma; e gli storici della Fondazione CDEC di Milano Liliana Picciotto e Michele Sarfatti. Mentre al termine dei lavori, i discorsi conclusivi saranno tenuti dalla Presidente UCEI Noemi Di Segni e da Raphael Schulz, Ambasciatore israeliano presso la Santa Sede.

Chi fosse interessato a seguire il convegno dal vivo, può registrarsi cliccando qui. Inoltre, l’evento verrà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della Gregoriana.