di Paolo Castellano
Questa notte l’Israel Defense Forces (IDF) ha comunicato su Twitter di aver attaccato obiettivi militari del terrorismo palestinese a Gaza attraverso l’utilizzo dell’aviazione e delle truppe di terra. L’operazione bellica si è svolta dopo i ripetuti missili sulle località centrali e meridionali dello Stato ebraico.
Come riporta Israel National News, i militari israeliani hanno dichiarato di aver colpito la “Metro” di Hamas, riferendosi alla rete di tunnel sotto il suolo della Striscia di Gaza scavata dai terroristi, sia per nascondersi, sia per trasportare armi, sia per penetrare in territorio israeliano.
Poi, nelle ultime ore sono stati colpiti 150 bersagli e danneggiati molti chilometri della “Metro” di Hamas grazie all’impiego di 160 unità tra aerei, carri armati, artiglieria e fanteria lungo il confine tra di due territori.
«Stasera abbiamo effettuato contemporaneamente un attacco aereo e terrestre, con oltre 160 mezzi militari da sei basi», ha detto il generale di brigata Hadi Zilberman. In base alle sue parole, durante questa operazione dell’IDF – iniziata a mezzanotte – sono state utilizzate 450 munizioni su 150 bersagli nell’arco di 35 minuti.
«Inoltre, sembra che siamo riusciti a ferire un alto funzionario delle forze anticarro della Jihad (islamica)», ha sottolineato Zilberman.
A parte ciò, nella mattina del 14 maggio, l’Iron Dome ha intercettato un drone di Hamas nel Sud di Gaza.
Intanto, nelle sue ultime dichiarazioni il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha sostenuto che la campagna di Israele contro Hamas nella Striscia “continuerà per tutto il tempo necessario”.
Nel frattempo Israele ha registrato l’ottava vittima della violenza palestinese intensificatasi dal 10 maggio: una donna di 87 anni è morta per un trauma cranico mentre si dirigeva verso un rifugio antiaereo durante un attacco missilistico. Per di più, un uomo di 57 anni e un bambino di tre anni sono rimasti feriti durante il lancio notturno di razzi.
Tra le vittime israeliane degli scorsi giorni c’è anche Omer Tabib, sergente scelto della brigata Nahal dell’IDF. Il soldato aveva 21 anni ed è stato ucciso da un missile anticarro di Hamas sparato da Gaza verso lo Stato ebraico.
Come riporta il Jerusalem Post, l’IDF sta valutando se far entrare le sue truppe di terra dentro Gaza. Ad ogni modo, il 13 maggio, il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha richiamato 9mila riservisti.
Inoltre, per quanto riguarda un possibile cessate il fuoco tra israeliani e terroristi palestinesi, la mediazione dell’Egitto non ha portato frutti.
(foto: Israel National News)