Stasera Milano ricorda la Shoah: al Conservatorio “Lo Swing di Ezio e Renato Levi: Storie di musica durante la Shoah”

Eventi

di Redazione
Lunedì 27 gennaio dalle ore 20 si terrà al Conservatorio il tradizionale appuntamento in occasione del Giorno della memoria. L’evento, organizzato dal Conservatorio di Milano e dall’Associazione Figli della Shoah e promosso dalla Comunità Ebraica di Milano, Fondazione CDEC e Fondazione Memoriale, è intitolato Lo Swing di Ezio e Renato Levi: Storie di musica durante la Shoah. Presenta Luca Bragalini.

Per il Conservatorio di Milano e l’Associazione Figli della Shoah si tratta del ventiduesimo Giorno della Memoria organizzato insieme. Le due realtà lavorano infatti congiuntamente dal 2003, per celebrare la Memoria della Shoah e soprattutto per trasmetterla alle giovani generazioni.

Della «narrazione-concerto», esito delle sue indagini, il docente di Storia del jazz Luca Bragalini racconta: «Si tratta di un evento imperniato su una straordinaria ricerca, che ha portato alla luce due neglette figure, centrali per l’affermazione del jazz a Milano negli anni Trenta. Il primo è Ezio Levi: costretto a lasciare Milano a causa della promulgazione delle leggi razziali, ripara prima negli Stati Uniti e poi in Perù, a Lima. La traversata atlantica coincide con la fine del suo sogno di diventare musicista. Prima di lasciare Milano nel 1938 Ezio aveva firmato diversi articoli sul jazz su varie testate anche internazionali; aveva fondato una delle sale del prestigioso Campari della Galleria Vittorio Emanuele, il Circolo Jazz Hot Milano, uno dei primi jazz club d’Italia; aveva composto e dato veste discografica ad alcune squisite pagine di jazz; aveva scritto musiche per cortometraggi e aveva pubblicato il primo libro autorevole sul jazz pubblicato in Italia, Introduzione alla vera musica jazz.
Legato a Ezio Levi vi è il più maturo Renato Levi, una figura del tutto oscura: proprietario di un negozio di dischi situato di fianco alla Scala, in via Verdi, nei bui anni del fascismo importava jazz dando la possibilità a giovani musicisti e critici di conoscere la musica sincopata americana. Editore e direttore del primo mensile italiano dedicato alla discografia, concedeva un significativo spazio proprio al jazz di cui scriveva con grande competenza. Dalla metà degli anni Trenta invitò anche Ezio Levi a scrivere sul suo “Il Disco”, ma soprattutto pubblicò a proprie spese il già citato libro sul jazz del giovane amico». “Gli scavi” di Bragalini hanno chiarito che Renato fu arrestato nel dicembre 1943, partì dal famigerato Binario 21 della Stazione Centrale di Milano per Auschwitz, dove trovò la morte nel gennaio del 1944».

In due anni di indagini Bragalini è riuscito a trovare e a contattare i discendenti dei due Levi sparsi per il mondo: le loro testimonianze hanno arricchito la documentazione con notizie di prima mano. Quasi venti persone, figli e nipoti dei due, hanno deciso di lasciare l’Inghilterra, l’Australia, la Svizzera e alcune regioni d’Italia per essere in Sala Verdi il prossimo 27 gennaio.

In questa occasione la Verdi Jazz Orchestra esegue alcune pagine di Ezio Levi, ma non mancano dediche musicali a Renato Levi, tra le quali una composizione scritta appositamente da Pino Jodice.

La musica si alterna alla narrazione di Luca Bragalini, che racconta della sua avventurosa investigazione.

La ricerca storica del docente del Conservatorio di Milano ha condotto, giovedì 23 gennaio, alla posa di una pietra d’inciampo dinnanzi all’abitazione di Renato Levi, in Via Fatebenefratelli 12.

 

Ore 20. Conservatorio di Milano, Sala Verdi
Milano ricorda la Shoah. 
Lo Swing di Ezio e Renato Levi: Storie di musica durante la Shoah

Presenta Luca Bragalini 

Verdi Jazz Orchestra, Pino Jodice direzione e arrangiamenti 

Evento promosso da: Associazione Figli della Shoah, Comunità Ebraica di Milano, Conservatorio di Milano, Fondazione CDEC, Fondazione Memoriale della Shoah.
Con il patrocinio di: Regione Lombardia, Comune di Milano, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei). Con il sostegno di: Intesa San Paolo, Teva.
In collaborazione con: Fondazione Corriere della Sera

Evento aperto alla cittadinanza con prenotazione: permilano@consmilano.it