Il presidente palestinese Mahmoud Abbas

Mahmoud Abbas non vuole più collaborare con Israele. A rischio la sicurezza dell’Autorità Palestinese

Israele

di Paolo Castellano

Il 19 maggio, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato che taglierà tutti i rapporti con Israele, abbandonando così i programmi di cooperazione sulla sicurezza interna. Alcuni esponenti della politica palestinese hanno però ridimensionato le parole del proprio leader, giudicandole troppo sbrigative. Le frasi di Abbas sono state riportate in un’intervista diffusa dall’agenzia stampa Wafa.

«L’Organizzazione per la liberazione della Palestina e lo Stato della Palestina non sono tenuti, da oggi, a rispettare tutti gli accordi e le intese col governo americano e con quello israeliano. Inclusi gli obblighi basati su tali patti, come quelli sulla sicurezza», ha sottolineato il leader palestinese. Lo ha riportato il giornalista David Rosenberg di Israel National News.

Come ha poi spiegato nel proseguimento della sua intervista, Abbas ha scelto di tagliare i rapporti con Israele a seguito dell’annuncio del partito di Benjamin Netanyahu, che ora è di nuovo premier, di annettere gli insediamenti in Cisgiordania e nella Valle del Giordano a partire dal 1 luglio 2020.

«L’organo israeliano di occupazione, da oggi, deve assumersi tutte le responsabilità e tutti gli obblighi di fronte alla comunità internazionale in qualità di potenza occupante sul territorio occupato dello Stato palestinese. Deve accettare le conseguenze e le ripercussioni previste dal diritto e dalle norme umanitarie internazionali», ha dichiarato Abbas.

Tuttavia, come riporta il New York Times che ha raccolto alcuni commenti di importanti funzionari palestinesi, la rinuncia alla cooperazione nel campo della sicurezza potrebbe esporre i territori dell’Autorità Palestinese a gravi pericoli. Il gruppo terroristico Hamas rimane tutt’oggi il principale avversario di Abbas. Dunque la decisione del definitivo allontanamento palestinese da Israele e Stati Uniti non gode della completa concordia.

Durante un’intervista con il quotidiano israeliano Israel Hayom, un altro esponente palestinese ha sostenuto che le recenti affermazioni di Abbas siano soltanto un escamotage per “portare al tavolo dei negoziati Benny Gantz“. Gantz è infatti l’attuale ministro della Difesa di Israele.