di Paolo Castellano
Sul finire di maggio lo Stato ebraico ha firmato uno storico accordo di libero scambio con gli Emirati Arabi Uniti. L’annuncio è arrivato il 30 maggio quando il ministro israeliano dell’Economia Orna Barbivai ha siglato il documento con la sua controparte emiratina. È la prima volta che Israele firma un accordo di libero scambio con uno Stato arabo.
Amir Hayek, ambasciatore israeliano negli Emirati, ha brevemente commentato su Twitter con “Fatto!” il raggiungimento del traguardo diplomatico. Il primo ministro d’Israele, Naftali Bennett, ha elogiato l’accordo definendolo “storico” ed elogiando la velocità con cui è stato firmato. Il premier israeliano ha ringraziato il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed Bin Zayed per aver collaborato al progetto. «Stiamo continuando a consolidare la pace tra i nostri paesi», ha twittato Bennett.
Il 30 maggio, il ministro Barbivai si era recata in visita a Dubai e aveva detto che la sua presenza era “di importanza strategica per le relazioni economiche tra lo Stato di Israele e gli Emirati Arabi Uniti”. «Insieme rimuoveremo le barriere e promuoveremo il commercio globale e le nuove tecnologie», aveva commentato il ministro israeliano dell’Economia.
Israele ed Emirati hanno stabilito piene relazioni diplomatiche nell’agosto del 2020 grazie agli Accordi di Abramo promossi dall’Amministrazione americana di Donald Trump.
Come riporta il Jerusalem Post, questo accordo copre il 96% del commercio tra Israele ed Emirati, che lo scorso anno ha raggiunto la quota di 885 milioni di dollari.
Al momento, Israele ha stipulato 19 accordi di libero scambio con altri paesi – quello con gli Emirati è molto simile ai trattati stretti con gli USA e l’Unione europea. Lo Stato ebraico ha anche un accordo commerciale più limitato con la Giordania.