“Ai giornalisti non interessa sapere che cosa succede per davvero in Medio Oriente”: la voce forte di Angelica Calò dopo le vicende Unifil

Israele

di Redazione
«Qui a nessuno importa della verità, delle prove. A nessuno interessa sapere che cosa succede per davvero in Medio Oriente». A dirlo in un video è Angelica Edna Calò una delle italiane che più si spende per fare controinformazione sulla situazione israeliana.

In merito ai recenti avvenimenti, lei che da anni vive in Israele al confine con il Libano, presso il kibbutz Sasa, ha detto: «I titoli dei giornali sono indirizzati affinché tutte le persone, che leggono i quotidiani, che guardano la televisione, credano che il vero mostro, che il vero responsabile di tutto è Israele».

L’Unifil non può non essere a conoscenza dei tunnel scavati in Libano

In particolare, nell’ultimo video ha voluto fare chiarezza sull’episodio, riportato da numerosi quotidiani e siti d’informazione, dove hanno accusato Israele di attaccare l’Unifil – United Nations Peacekeeping. Quello che è stato omesso infatti è che a pochi metri non di una, ma di diverse basi Unifil in Libano, sono stati trovati dei tunnel profondi 20 metri. «Scavare un tunnel in Libano non è facile, perché il terreno è fatto, come in Galilea, di roccia. Quindi, come io ho sentito da casa mia il tremolio di questi scavi, di sicuro anche i soldati dell’Unifil devono averlo sentito».

Un altro punto messo in risalto da Calò è riguardo al ruolo che dovrebbe essere svolto proprio dai soldati dell’Unifil, ovvero quello di essere un cuscinetto di pace tra il Libano, gli Hezbollah e Israele. Inoltre, Israele ha chiesto a tutti di allontanarsi per distruggere, per far esplodere questi tunnel, le cui dimensioni sono così grandi da fare passare dei camion di grandi dimensioni. «Questo è il motivo. Israele non ha bombardato le torrette o i capisaldi dell’Unifil».

Stavano preparano un altro 7 ottobre, ma molto più grande

I camion come ormai sappiamo sono utilizzati per trasportare i missili, ma questi tunnel servono anche ad altro. L’abbiamo già potuto constatare del terribile pogrom del 7 ottobre. «L’idea era di utilizzare tutti questi tunnel, che sbucano ad appena un chilometro da casa mia, ma anche di altre abitazioni e località qui vicine, per entrare direttamente nel centro delle nostre case». Quindi di entrare in Israele illegalmente dal Libano con scopi terroristici. Com’è possibile che l’Unifil non si sia accorta di nulla?

 «Ora Israele deve far saltare questi tunnel, perché il loro scopo è di entrare in Galilea e fare esattamente quello che è stato fatto il 7 ottobre da Gaza, dove sono state decapitate bambine, bruciate persone, stuprate, dove la gente è morta mentre dormiva nella propria casa». Infatti, l’IDF ha scoperto in Libano un centro di comando sotterraneo dove i terroristi di Hezbollah pianificavano di conquistare il Nord di Israele. Come si legge da un post su Instagram di Maurizio Molinari, in un bunker sono state trovate armi e motociclette per pianificare un’invasione terroristica dal Libano in Israele, ancora più ampia di quella pianificata durante il 7 ottobre da Gaza: “Una delle più grandi strutture di comando sinora scoperte dall’Idf, a cui si accede attraverso il soggiorno di una casa privata in un villaggio sciita”.

 

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Arriveranno anche in Europa, nell’Occidente

Angelica Calò parla di prove concrete e di fatti realmente accaduti e documentati. Rivolgendosi alla grande maggioranza dei media, tranne pochi esclusi, aggiunge: «Ai giornalisti le prove non importano. Fanno quello che gli viene detto o probabilmente sono minacciati per non dire le verità, magari alcuni vengono pagati per non dirla». Ricorda poi l’indifferenza verso il drone recentemente entrato in un palazzo che trasportava 300 chili di esplosivo, che ha ucciso 4 persone e ferito 70.

«Questo non viene detto. Come mai? Perché sono ebrei, perché sono israeliani. Cari amici, arrivati a questo punto, noi che abbiamo sempre voluto la pace, vi ripetiamo un’altra volta che con i terroristi la pace non si fa, che con chi è subdolo e manda in giro menzogne la pace non si può fare. Conviene che cominciate a prepararvi anche voi, perché se non lo capite, questo è un nulla che avanza e vi fagociterà».