di Nathan Greppi
Non si ferma lo sconcerto dovuto all’omicidio dell’israeliano Ari Fuld, avvenuto il 16 settembre a Gush Etzion, in Cisgiordania. La vittima, 45 anni e padre di quattro figli, si trovava in un centro commerciale, quando un palestinese di 17 anni è entrato armato di coltello e ha pugnalato diverse persone, tra cui Fuld. Questi, pur ferito mortalmente, è riuscito a estrarre una pistola che aveva con sé e ad eliminare il terrorista, per poi morire in ospedale.
È di martedì 18 invece la notizia che la famiglia del terrorista, Khalil Yusef Ali Jabarin, riceverà dall’ANP per i prossimi tre anni un sussidio mensile di 1400 shekel (335 euro circa); ciò si inserirebbe nella politica dell’Autorità Nazionale Palestinese di pagare i “martiri” uccisi o incarcerati per aver compiuto attentati terroristici. Stando al sito del Ministero delle Finanze dell’ANP, negli anni 2017 e 2018 sono stati stanziati, per le famiglie dei terroristi, 1,2 miliardi di shekel (287 milioni di euro circa).
Una legge contro i rimborsi dell’Anp ai terroristi
Secondo il Jerusalem Post, nel tentativo di porre fine a questa politica la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato una nuova legge, che deve tuttavia entrare in vigore. Secondo questa legge, approvata da tutti i partiti israeliani tranne la Lista Araba Unita e il partito di sinistra Meretz, Israele detrarrà l’ammontare dei soldi che l’ANP dà alle famiglie dei terroristi dalle tasse che Israele raccoglie per aiutare i palestinesi. In tal modo, l’ANP riceverà molti meno aiuti da parte dello Stato Ebraico.
Subito dopo che la legge è stata approvata, il Ministero della Difesa Israeliano ha inaugurato l’Agenzia Nazionale per le Finanze al Contro-terrorismo per coordinare i servizi segreti e tutti gli organi governativi al fine di fermare i finanziamenti alle famiglie dei terroristi. Il Ministro della Difesa, Avigdor Lieberman, ha nominato direttore della nuova agenzia Paul Landes, che prima guidava la sezione del Ministero della Giustizia che combatte il riciclaggio di denaro sporco.
Itamar Marcus, direttore dell’associazione Palestinian Media Watch (PMW), si è lamentato affermando che il governo non si è impegnato abbastanza per accelerare l’entrata in vigore della nuova legge. Se l’avesse fatto, secondo lui, ciò avrebbe scoraggiato attentatori come quello che ha ucciso Ari Fuld. Marcus ha inoltre inviato una lettera a Landes, in cui si spiega che, oltre ai sussidi mensili, l’ANP fornisce anche altri servizi alle famiglie dei terroristi, e in particolare coprono le spese per l’istruzione dei più giovani. Inoltre, quando un terrorista viene rilasciato di prigione, questi riceve ulteriori soldi e assistenza per trovare lavoro.