Attacco terroristico sventato: bombe su cinque autobus, esplosioni coordinate previste per questa mattina. Sfiorata la strage

Israele

di Anna Balestrieri
Gli ordigni, ognuno contenente 5 kg di esplosivo, erano programmati per detonare contemporaneamente nella mattinata di oggi 21 febbraio. Arrestati tre sospetti, tra cui un cittadino israeliano. Allerta massima nei trasporti pubblici. Su uno degli ordigni non detonati è stato trovato un messaggio con la scritta: “Vendetta da Tulkarem”.

 

Dopo una giornata densa di dolore ed emozione per Israele per la restituzione dei copri di quattro ostaggi, giovedì 20 febbraio alla sera cinque ordigni esplosivi sono stati scoperti su altrettanti autobus nelle città di Bat Yam e Holon, alla periferia di Tel Aviv. Tre di questi sono esplosi, mentre gli altri due sono stati neutralizzati dagli artificieri. Fortunatamente, non ci sono state vittime.

Secondo fonti della sicurezza israeliana citate dai media locali, gli ordigni erano dotati di timer e avrebbero dovuto esplodere contemporaneamente venerdì mattina. Il loro scopo, riferisce Channel 12, era quello di realizzare un “attacco terroristico strategico”, con l’obiettivo di colpire il sistema di trasporto pubblico israeliano e causare il maggior numero possibile di vittime.

Il luogo di una delle esplosioni (Screenshot)

Il messaggio di rivendicazione e la matrice dell’attacco

Ogni ordigno conteneva circa 5 kg di esplosivo. Su uno di quelli non detonati è stato trovato un messaggio con la scritta: “Vendetta da Tulkarem”, un riferimento alla città della Cisgiordania, teatro di recenti operazioni militari dell’IDF contro gruppi militanti palestinesi.

La Brigata di Tulkarem ha successivamente diffuso una dichiarazione in cui affermava che “la vendetta per i martiri non sarà dimenticata finché l’occupante siederà sulla nostra terra.”

Tre arresti: tra i sospetti anche un cittadino israeliano

Nel corso della notte, lo Shin Bet ha arrestato tre persone sospettate di aver aiutato gli attentatori. Tra di loro figura un cittadino israeliano di origine ebraica, che sarà presentato oggi in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

In manette anche un palestinese entrato illegalmente in Israele e almeno un altro individuo. Le autorità stanno verificando se esistano altri complici coinvolti nell’attacco. Lo Shin Bet ha dichiarato di non poter rilasciare ulteriori dettagli per non compromettere le indagini.

Allerta nei trasporti pubblici e risposta del governo

Dopo le esplosioni, un vasto dispiegamento di forze di sicurezza ha perlustrato la zona, ispezionando autobus e altri mezzi di trasporto pubblico per verificare l’eventuale presenza di ulteriori ordigni.

Il ministro dei Trasporti, Miri Regev, ha ordinato controlli su “tutti gli autobus, i treni e le linee della metropolitana leggera”, in coordinamento con le forze di sicurezza.

Nel frattempo, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione d’emergenza per valutare la situazione e discutere le misure di sicurezza da adottare.

Tensione in aumento e preoccupazioni per la sicurezza

L’attacco arriva in un momento di forte tensione tra Israele e i gruppi militanti palestinesi. Negli ultimi mesi, l’IDF ha intensificato le operazioni in Cisgiordania per sventare attacchi contro obiettivi israeliani mentre infuriava la guerra a Gaza .

Le autorità temono che il fallimento di questo attentato non scoraggi altre azioni simili. Il livello di allerta rimane massimo in tutto il Paese, con un rafforzamento della presenza di forze dell’ordine nelle principali città e nei nodi del trasporto pubblico.