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Gli attentati palestinesi non si fermano in queste ultime settimane: attacchi al confine della Striscia di Gaza, lanci di pietre contro auto israeliane in Cisgiordania, atti terroristici all’arma bianca contro civili inermi o militari, bottiglie molotov. Una di queste ha centrato ieri un’auto che circolava in prossimità dell’insediamento di Maalè Shomron, incendiandola e provocando il ferimento un un uomo e della sua bambina di 11 anni, che vivono nel vicino insediamento di El Matan. Il padre Avner è ferito in modo lieve, mentre la piccola, Ayala Shapira, che ha riportato ustioni di terzo grado sul trenta per cento del corpo, soprattutto al volto e al torace, lotta per la vita, nell’ospedale israeliano di Tel Hashomer. Ayala, che oltre alla scuola frequenta un corso per bambini particolarmente versati in matematica presso l’università di Bar Ilan, è riuscita a uscire da sola dall’auto e a rotolarsi sul terreno per spegnere le fiamme, prima dell’arrivo dei soccorritori.
Soltanto un mese fa la madre della bambina era sfuggita ad un analogo attentato.
Cinque giorni fa un bambino israeliano di 4 anni era rimasto gravemente ferito in seguito al lancio di pietre contro l’auto sulla quale viaggiava, da parte di giovani palestinesi.
In basso, un filmato di repertorio che denuncia questa pratica aggressiva e terroristica.
http://youtu.be/WlHFpdRuJbU