Gerusalemme capitale; solidarietà e baci agli abitanti di Sderot bombardata dai qassam di Hamas; no al nucleare iraniano; nessuna scusante al terrorismo. Obama ha detto in Israele ciò che gli israeliani volevano ascoltare. E ciò di cui gli ebrei americani avevano bisogno per scrollarsi di dosso i pregiudizi che avevano fino a pochi mesi fa sul candidato democratico. Infatti oggi si dichiarano, secondo i sondaggi, per il 6l per cento in favore del candidato afroamericano.
Non si può ancora dire se questo basterà a portare Obama alla Casa Bianca. Gli ebrei sono solo il 2 per cento degli elettori americani.
Ma la speranza portata da un candidato che ha le caratteristiche per rilanciare il “sogno americano” può essere contagiosa.