di Anna Coen
Arriva Bereshit a fumetti e in ebraico . Una traduzione che rischia di diventare una bomba gettata nel campo religioso, firmata da un genio dissacrante che oggi è un mito nel mondo delle strip. Il testo sacro per eccellenza interpretato dalla matita più graffiante del fumetto di protesta americano degli anni Settanta è quella di Robert Crumb. La versioneGenesi, Ista ebraica della sua “Genesi” a fumetti è uscita questa settimana in Israele, dove rischia di scatenare reazioni molto emotive.
Il nome di Crumb è uno di quelli che tolgono il fiato: questo gigante dei fumetti è il genio dei comics underground che spopolavano nel campus di Berkeley negli anni della rivolta studentesca, inesauribile autore di pagine esplicite e allegramente celebrative della triade liberatoria “Sesso-Droga-Rock and roll”.
Trasferitosi da vent’anni in Francia, Crumb ha polarizzato in età matura la sua attenzione e l’indiscussa capacità illustrativa sui Patriarchi del popolo ebraico. L’approccio -è stato notato – è molto cauto, totalmente ossequioso del testo e delle sensibilità del lettore potenziale. Ma la miscela “Bibbia+Crumb” resta esplosiva. Non a caso la versione anglosassone della “Genesi” – che ha presto guidato le vendite negli Stati Uniti nella categorie dei “Graphic Novel” – è stata accompagnata dalla dicitura: «Si consiglia l’assistenza di adulti qualora il libro sia destinato a un minorenne».
Già nella prime pagine ci si imbatte in una “Eva” molto procace, che non sfigurerebbe in un locale notturno di Las Vegas. La matita di Crumb (autore del celebre film-sexy di animazione “Fritz il gatto”) sembra talora animata di volontà propria. Un lettore religioso, timorato, potrebbe dunque non apprezzare le illustrazioni che mostrano Lot, dopo la distruzione di Sodoma, mentre stordito dal vino si accoppia con le figlie. Crumb ha dedicato cinque anni a questo libro, ha compiuto anche un metodico lavoro di ricerca, sforzandosi di ricreare ambienti, costumi e abiti dei protagonisti della “Genesi”.
Negli uffici di direzione della casa editrice Xargol si attendono con grande curiosità le reazioni del ministero dell’Istruzione (nella speranza che la Bibbia a fumetti sia ammessa nelle aule) e dei frastagliati ambienti religiosi israeliani, dove non mancano zeloti ed integralisti. La possibilità che sia oggetto di anatemi non viene esclusa.