Per ora è alla sua terza edizione, ed è limitata ai campus americani, ma si spera che l’Israel Peace Week avrà la stessa risonanza e diffusione che da otto anni a questa parte sta avendo in mezzo mondo l’ Israel Apartheid Week, per il boicottaggio di Israele.
Gli organizzatori e sostenitori di questo nuovo movimento pro-Israele, propongono lo stesso messaggio del governo israeliano: Israele vuole la pace ed è pronta a fare sacrifici per raggiungere questo obiettivo.
Durante la Israel Peace Week gli studenti si incontrano per discutere e proporre possibili modelli di pace. Mettere a confronto le idee è un modo costruttivo per risolvere i conflitti, sostengono gli organizzatori del movimento.
L’Israel Peace Week è un’iniziativa che va di pari passo con quelle promosse dal gruppo Buycott Israel, una nuova iniziativa per sostenere i negozianti che vogliono continuare a vendere prodotti israeliani a fronte della campagna di boicottaggio di Israele. Questa idea di recente ha riscosso notevole successo in Canada grazie alla tenacia di Shani Bar Oz, una commerciante di saponi e prodotti per il corpo israeliani. Nonostante i picchetti e le proteste davanti al suo negozio, Bar Oz non ha ceduto alle offese dei sostenitori del boicottaggio di Israele e anzi, la risonanza che la sua storia ha avuto sui giornali, canadesi e israeliani, le hanno fatto guadagnare non solo numerosi nuovi amici, ma anche nuovi clienti, solidali con la sua campagna per Israele. “La gente non smette di chiamare e fare ordini, al telefono e online, e questo è veramente toccante, mi rende più forte” ha dichiarato la Bar Oz al giornalista del sito Y.net che l’ha intervistata. Ora mi sto preparando per i boicottaggi dell’Israel Apartheid Week, ma so che dalla mia parte ci sono tante persone amiche. Non dimentico da dove vengo e voglio aiutare il mio paese. C’è qualcosa di evidentemente radicato in noi che fa sì che nei momenti di crisi, ci uniamo tutti insieme per la causa” ha concluso Shani Bar Oz.