di Redazione
«Si comportano come “pescecani di guerra”». E ancora: «Si appropriano di aiuti umanitari per rivenderli poi a prezzi maggiorati alla popolazione». Queste pesanti accuse non provengono dai soliti sostenitori di Israele, ma dai civili palestinesi stessi, che stanno aprendo gli occhi sulla gestione del gruppo terroristico di Hamas.
Due manifestazioni spontanee di protesta contro Hamas sono state segnalate nel sud della Striscia di Gaza da fonti locali. Nella prima, a Rafah, i manifestanti hanno chiesto apertamente la fine dell’organizzazione fondamentalista. La seconda manifestazione è avvenuta vicino all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Dir al-Balah Dir el-Ballah, a poca distanza da Khan Yunis.
Il canale televisivo israeliano i24news ha riportato che il video della manifestazione, condiviso dal portavoce militare israeliano, colonnello Avichai Adraee, nel suo account sui social media, mostra chiaramente la disapprovazione della popolazione nei confronti della leadership di Hamas.
Il colonnello Adraee, nel suo tweet, ha usato il termine «movimento Daesh-Hamas» (HamasIsis) per descrivere il gruppo terroristico, come molti in Israele chiamano Hamas, sottolineando l’insoddisfazione e la rabbia dei residenti per la situazione a Gaza. Il suo messaggio tradotto dall’arabo recita: «Leader di #ISIS_Hamas, guidati da Al-Sinwar, ascoltate le grida del vostro popolo, dei vostri figli e delle vostre donne, che hanno partecipato a questa manifestazione spontanea all’interno dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir Al-Balah, esprimendo la loro indignazione per la situazione in cui avete spinto Gaza, e chiedono di riportare gli israeliani rapiti alle loro case affinché la guerra finisca. Queste grida e richieste raggiungeranno i nascondigli dei leader di Hamas?»
Il video mostra chiaramente i residenti che esprimono con forza il loro malcontento e la loro frustrazione nei confronti di Hamas. I manifestanti chiedono di fatto la restituzione degli ostaggi israeliani come mezzo per porre fine al conflitto in corso.
VIDEO Twitter
Il messaggio di fondo è chiaro: i residenti esprimono le loro richieste di cambiamento.
Questa non è la prima volta che civili palestinesi manifestano il loro dissenso nei confronti di Hamas. Lo scorso dicembre, il Telegraph, aveva pubblicato su Youtube l’intervista a una coraggiosa donna anziana di Gaza, la quale aveva accusato apertamente Hamas di aver rubato gli aiuti destinati ai rifugiati costretti a lasciare le loro case durante l’offensiva israeliana. La donna, senza nome, aveva affermato senza paura che «Tutti gli aiuti vanno [ai tunnel] sottoterra […]. Aiuti destinati a noi».