di Redazione
Israele è sotto attacco; per l’ennesima volta, razzi lanciati da Gaza stanno bombardando il sud del Paese, ma le sirene sono suonate anche a Gerusalemme, dove la Knesset è stata evacuata. Di fronte a questa situazione, che giunge in un momento in cui, dopo le elezioni di marzo, Israele non ha ancora un nuovo governo, e proprio nel giorno di Yom Yerushalaim, “la Comunità ebraica di Milano – dichiara il Presidente Milo Hasbani – è vicina allo Stato ebraico in questo difficile momento rinnovando la propria solidarietà al Paese”.
Hamas sta lanciando decine di razzi da Gaza sui cittadini israeliani.
Benyamin Netanyahu, riferendosi agli attacchi di razzi a Gerusalemme, ha dichiarato: «Hamas ha varcato una linea rossa (l’attacco mirato alla Capitale, ndr). Israele colpirà con grande potenza, non tolleriamo attacchi al nostro territorio, alla nostra capitale, ai nostri cittadini e ai nostri soldati. Chi ci attacca pagherà un duro prezzo».
A Gerusalemme, – secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, – dopo le 18 ora locale di lunedì, si è sentito il suono delle sirene, il segnale di un attacco missilistico: almeno sette razzi sono arrivati nell’area della città, dove si sono sentite diverse esplosioni (al momento non ci sono notizie di danni, feriti o morti). L’esercito israeliano ha affermato che almeno un missile anticarro è stato sparato dalla Striscia di Gaza. La Knesset è stata sgomberata e la seduta è stata chiusa in anticipo. Evacuati anche i fedeli al Muro Occidentale del Tempio, Muro del Pianto. Hamas e Saraya al Quds, ala militare della Jihad islamica, hanno rivendicato il lancio dei missili, in risposta al ferimento dei 300 palestinesi con gli scontri con la polizia fuori dalla moschea di Al Aqsa.
Lo Stato di Israele è stato vittima anche di nuovi attacchi dai terroristi palestinesi che hanno provocato almeno 35 incendi nella zona Sud del territorio israeliano attraverso il lancio di palloni incendiari da Gaza. La vegetazione ha preso fuoco proprio nel periodo più caldo della primavera mediorientale, procurando ingenti danni ambientali.