Depenalizzata la Marijuana in Israele

Israele

di Carlotta Jarach

marijuanaIl Gabinetto israeliano ha depenalizzato l’uso della marijuana domenica scorsa. Secondo quanto possiamo leggere da Haaretz, il Ministero della Giustizia continuerà comunque ad applicare multe anche di 1000 shekel (più o meno 250 euro), ma nessuna conseguenza penale.

Un passo importante, come lo ha definito lo stesso Ministro della Sicurezza Gilad Erdan. Importante, ma non certo l’arrivo: dice infatti Tamar Zandberg, negli Affari Interni e parte della Commissione contro l’abuso di alcol e droga: “la depenalizzazione manda un messaggio chiaro, ai milioni di Israeliani che consumano marijuana. Ovvero, non siete dei criminali”.

Anche Israele quindi si inserisce nella corrente di pensiero che preferisce politiche volte a sensibilizzazione e campagne educazionali, più che a divieti e proibizionismi. La politica made in Eretz Israel prevedrà un’azione legale sono nei confronti di chi per quattro volte verrà sorpreso a fumare in luoghi pubblici, e i ricavati dalle multe serviranno nel contempo a finanziare trattamenti di disintossicazione e le campagne comunicative antidroga di cui sopra.

Ma è kasher? Anche se può suonare buffa come domanda, in un paese a maggioranza ebraica (anche se non necessariamente praticante) è doverosa. E la risposta è: dipende. La fumi o la mangi? Nel primo caso, nessun problema. Nel secondo, scattano le regole alimentari. Stando a quanto spiegato sempre sul noto media Haaretz, essendo la marijuana a tutti gli effetti una pianta, se cresce in Israele deve aderire alla shnat shmita per essere consumata; diversamente, per le coltivazioni in diaspora, ciò non è necessario.

Per l’uso terapeutico il discorso è ancora diverso: l’ebraismo per definizione dà la priorità alla salute e incoraggia i medicamenti, tanto che tutti gli ebrei sanno che obblighi quali il digiuno possono non essere adempiti qualora le condizioni di salute del singolo non lo permettano. Seguendo questa logica, la cannabis se prescritta dal medico non solo è permessa, ma addirittura considerata doverosa, una mitzvah, per usare l’iperbole di Rabbi Menachem Genack, a capo di Ortodox Union Kosher.

 

E così la foglia a cinque punte ha acquisito, all’improvviso, tutta una nuova simbologia.