di Nathan Greppi
Venerdì 7 ottobre migliaia di persone si sono radunate a Tel Aviv, sia da Israele che da altri paesi, per una convention sui tatuaggi che si tiene ogni anno nelle città.
Secondo il Times of Israel, l’evento ha radunato circa 2000 visitatori e 140 tatuatori, molti dei quali si sono offerti di fare tatuaggi e piercing ai visitatori a prezzi scontati.
“Ciò mi aspetto di più da questo evento è innanzitutto che la gente si diverta, si faccia tatuare, mostri i propri tatuaggi e si senta a proprio agio con il proprio aspetto senza che nessuno li giudichi” ha dichiarato Shay Daudi, uno degli organizzatori dell’evento.
Secondo Daudi, la cultura del tatuaggio e dei piercing è molto cresciuta negli ultimi dieci anni. “Oggi è molto più comune che la gente si faccia fare un tatuaggio sulla schiena, sul petto, sul collo o sulla faccia. Sta divento più popolare e normale farlo.”
Oltre ai tatuaggi e ai piercing, l’evento ha raccolto bancarelle dove si vendevano abiti e gioielli, e un gruppo rock chiamato Squidling Brothers si è esibito dal vivo.
Daudi sostiene che la cultura cosmopolita d’Israele ha portato negli anni al miscuglio di tanti stili diversi, provenienti da più paesi.
Nella tradizione ebraica il tatuaggio è stato spesso visto con disprezzo, in quanto si pensa che non bisogna modificare il corpo donatoci da Dio. Tuttavia la laicità, prevalente tra la popolazione israeliana, ha fatto sì che le nuove generazioni abbiano iniziato gradualmente ad abbandonare i vecchi tabù, e a voler seguire delle mode già ampiamente diffuse in Occidente.
Analogamente all’evento svoltosi a Tel Aviv, la scorsa settimana si è aperta a Giaffa una nuova mostra di tatuaggi chiamata LOOK AT ME.
Daudi ha concluso augurandosi che questo tipo di eventi porti la cultura dei tatuaggi a diventare sempre meno di nicchia in Israele. “Diventerà sempre più normale per le persone. La gente lo vedrà solo come arte e come qualcosa di bello.”