di Paolo Castellano
Nelle scorse settimane le tre formazioni politiche arabo-israeliane più importanti hanno firmato un accordo. Hanno dato vita ad un’unica lista che verrà presentata alle elezioni che si terranno a marzo per rinnovare la Knesset.
I comunisti marxisti di Hadash, gli islamisti di Ram-Ta’al e i nazionalisti laici di Balad hanno trovato un’intesa nel contrastare la parte avversa che loro chiamano “destra razzista”.
In realtà bisogna dire che l’alleanza è frutto anche di un’esigenza di convenienza politica. L’innalzamento della soglia di sbarramento è stata fissata al 3,25% per garantire una migliore governabilità. Questa norma è stata molto osteggiata dai piccoli partiti che si ritengono danneggiati e che ora viene usata come motivazione per attaccare la maggioranza di governo.
Critici e avversari ritengono che in questo modo si voglia eliminare l’opposizione arabo-israeliana. Secondo alcune previsioni la nuova lista potrebbe divenire la quarta forza politica israeliana e secondo tale ipotesi conquisterebbe tra i 13 e i 15 seggi tra i 120 disponibili in Parlamento. Se le previsioni venissero confermate davanti al partito arabo-israeliano ci sarebbero solo le fazioni più note come Likud del premier Netanyahu, Hamahane Hatzioni (partito laubrista e Hatnua) e Habayit Hayehudi (formazione politica di destra nota come Casa Ebraica).
C’è da dire che all’interno della nuova lista il clima non è calmo. Infatti ci si chiede se i vari leader riusciranno a dissipare le profonde e note divisioni interne. Secondo il Jerusalem Post le sostanziali differenze ideologiche potrebbero portare ad un scioglimento dell’alleanza. Come detto sopra l’unico punto d’incontro è basato sulla lotta alla destra radicale e sull’ottenimento di migliori condizioni sociali per gli arabi di Tel Aviv.
L’esperimento politico rappresenta una novità e se andasse a buon fine potrebbe rappresentare un concreta speranza di integrazione.
E’ ovvio che questo processo non si compirà nel giro di pochi mesi ma con il passare di qualche anno potrebbero arrivare i primi effetti positivi.