di Redazione
Un recente sondaggio condotto dal canale televisivo israeliano Channel 12 rivela un potenziale cambiamento nel panorama politico del Paese. Se le elezioni si tenessero oggi, i partiti di opposizione potrebbero formare una coalizione di maggioranza senza bisogno del sostegno delle fazioni arabe Ra’am e Hadash-Ta’al.
Secondo questo sondaggio, il partito Likud di Benjamin Netanyahu manterrebbe la sua posizione di primo partito con 22 seggi. Tuttavia, i quattro principali partiti di opposizione totalizzerebbero 61 seggi, sufficienti a garantire la maggioranza nella Knesset, il parlamento israeliano composto da 120 membri.
La distribuzione dei seggi per l’opposizione sarebbe la seguente:
Unità Nazionale: 21 seggi
Yesh Atid: 15 seggi
Israel Beitenou: 14 seggi
I Democratici (un’alleanza tra il Partito Laburista e Meretz): 11 seggi.
Nell’attuale coalizione, lo Shas otterrebbe 10 seggi, Otzma Yehudit, il partito di Itamar ben Gvir, 9, e l’Ebraismo Unito della Torah (nato dall’unione fra i partiti Agudat Yisrael e Degel HaTorah) 8. Significativamente, il partito del Sionismo religioso di Bezalel Smotrich non raggiungerebbe la soglia elettorale necessaria per entrare nella Knesset.
Il sondaggio ha anche esplorato uno scenario che include un ipotetico partito guidato dall’ex Primo Ministro Naftali Bennett. In questo caso, i partiti dell’attuale coalizione otterrebbero solo 46 seggi, rispetto ai 49 senza la sua presenza.
Il sondaggio, condotto dal sondaggista Manu Geva su 503 intervistati, ha un margine di errore del 4,4%.