di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
Negli ultimi giorni, la situazione nella Striscia di Gaza è precipitata con un’intensificazione degli attacchi e delle operazioni militari, provocando una risposta immediata di forte critica sia a livello nazionale sia internazionale per l’interruzione del cessate il fuoco.
Scontri e vittime a Gaza
Terroristi eliminati
Intanto l’esercito fa sapere di avere eliminato altre figure di spicco di Hamas, dopo quelle dell’attacco fra il 17 e il 18 di marzo.L’IDF e l’Intelligence hanno colpito ed eliminato il terrorista Rashid Jahjuh, capo delle Forze di Sicurezza Generale di Hamas, che aveva sostituito Sami Oudeh, eliminato nel luglio 2024.
Inoltre, è stato eliminato anche il terrorista Ayman Atsalih, capo del settore di Khan Yunis all’interno delle Forze di sicurezza generali di Hamas.
Le Forze di sicurezza generali di Hamas, guidate da Rashid Jahjuh, sono un’unità centrale segreta di Hamas. Tra le altre responsabilità, l’unità ha il compito di smascherare i “collaboratori”, salvaguardare i membri di spicco di Hamas e i beni all’interno di Gaza e all’estero e reprimere l’opposizione al governo di Hamas.
Inoltre, opera per produrre valutazioni di intelligence che consentono agli alti funzionari di Hamas di pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro lo Stato di Israele.
Jahjuh ha anche supervisionato gli sforzi di propaganda di Hamas volti a plasmare l’opinione pubblica di Gaza.
In un ulteriore attacco, l’IDF e l’ISA hanno eliminato Ismail Abd al-Aal, un terrorista centrale dell’Unità di contrabbando di armi della Jihad islamica.
Nel suo ruolo, ha guidato la maggior parte delle operazioni di contrabbando di armi della Jihad islamica negli ultimi anni. L’unità di contrabbando di armi è responsabile del trasporto, dello stoccaggio e del contrabbando di equipaggiamento militare e di armi nella Striscia di Gaza.
Proteste in Israele contro il governo Netanyahu
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Gli attacchi missilistici degli Houthi

Le sirene d’allarme sono risuonate a Tel Aviv, Gerusalemme e in altre aree centrali di Israele dopo il lancio di un missile, che secondo le rivendicazioni degli Houthi era diretto verso l’aeroporto Ben Gurion. L’IDF ha dichiarato di aver intercettato il missile prima che potesse colpire il territorio israeliano.
Durante la corsa ai rifugi, 13 persone sono rimaste ferite e altre tre hanno subito attacchi di ansia. Questo attacco rappresenta i lsecondo lancio di un missile dallo Yemen intercettato da Israele da quando sono ripresi gli scontri con Hamas nella Striscia di Gaza. In risposta, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che gli Houthi “stanno già pagando il prezzo e ne pagheranno uno ancora maggiore”.